NAPOLI. I procuratori dei calciatori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le loro prestazioni, simulando che l’opera di intermediazione fosse resa nell’interesse esclusivo dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi. È questo, secondo il procuratore aggiunto di Napoli, Vincenzo Piscitelli, uno dei meccanismi fraudolenti che ha portato a perquisizioni e sequestri nei confronti di società di calcio di A e B nell’ambito dell’inchiesta denominata “Fuorigioco” che ha messo in luce l’esistenza di un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte, posto in essere da 35 società calcistiche. In particolare, il meccanismo fraudolento architettato per sottrarre materia imponibile alle casse dello Stato italiano è stato adottato nel contesto delle operazioni commerciali sulla compravendita di calciatori. Inoltre, le società, da parte loro – sempre per la Procura – approfittavano dell’indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando altresì della detrazione dell’imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo prestazione ricevuta in esclusiva. In questo modo – si sottolinea – veniva consentito ai calciatori di non dichiarare quello che sostanzialmente era un fringe benefit riconosciuto agli stessi dalla società calcistica che si accollava, a vantaggio dell’atleta, anche la spesa per l’intermediazione. In altri termini, l’importo pagato dai club costituiva un reddito da imputare effettivamente al calciatore e, di conseguenza, la società calcistica ometteva il pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali sul maggior reddito loro ascrivibile all’atleta. Alcuni agenti stranieri, di nazionalità argentina, peraltro, mediante il ricorso a documentazione fiscale e commerciale fittizia e attraverso l’interposizione di società ‘schermò con sede anche in ‘paradisi fiscali’ distraendo i compensi ricevuti dalle legittime pretese erariali del Paese di produzione del reddito (Italia) e di quello di residenza fiscale (Argentina), delocalizzavano i proventi derivanti dalle attività professionali. A fronte dei rilevanti importi fraudolentemente evasi (oltre 12 milioni di euro), la misura patrimoniale del sequestro applicata – dice Piscitelli – ha lo scopo di tutelare in maniera cautelativa le casse dello Stato, facendovi rientrare le somme che illecitamente erano state sottratte al Fisco dagli indagati. Sono dunque ottantadue i capi di imputazione al centro del provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari Luisa Toscano, al termine dell’inchiesta ‘Fuorigioco’ della procura partenopea. Ecco di seguito tutte le squadre coinvolte e i trasferimenti di calciatori finiti nel mirino della Procura di Napoli: Atalanta per il trasferimento del giocatore Guglielmo Stendardo; Bari per il trasferimento di Matteo Paro; Brescia per il trasferimento di Michele Arcari; Catania per il trasferimento di Nicola Legrottaglie; Cesena per il trasferimento di Erjon Bogdani; Palermo per il trasferimento di Fabio Liverani; Pescara per il trasferimento di Juan Quintero; Fiorentina per il trasferimento di Adrian Mutu; Genoa per il trasferimento di Ciro Immobile; Grosseto per il trasferimento di Ferdinando Sforzini; Juventus per il trasferimento di Nicola Legrottaglie; Lazio per il trasferimento di Pasquale Foggia; Lecce per il trasferimento di Massimo Oddo; Livorno per il trasferimento di Francesco Tavano; Milan per il trasferimento di Antonio Nocerino, e di Marek Jankulovsky; Napoli per il trasferimento di Emanuele Calaiò, Morgan De Sanctis, Cristian Chavez, Ignacio Fideleff, Ezequiel Lavezzi e German Denis; Parma per il trasferimento di Gabriel Paletta; per il trasferimento di Dorian Pabon Rios; Portogruaro per il trasferimento in prestito di Nicolas Amodio al Napoli; Reggina per il trasferimento di Domenico Danti; Sampdoria per il trasfrimento di Pasquale Foggia; Siena per il trasferimento di Emanuele Calaiò, e di Cristian Molinaro dalla Juventus al Siena; Ternana per il trasferimento di Domenico Danti; Vicenza per il trasferimento di Matteo Paro; Inter per il trasferimento di Herman Crespo e di Diego Milito.