CATANZARO. “Se per dare autorizzazioni all’esercizio di una struttura sanitaria fosse sufficiente una lettera del direttore generale del dipartimento tutela salute, senza alcuna istruttoria che certifichi l’esistenza dei posti letto e la coerenza delle attività preposte con la programazione regionale, le cose sarebbero si semplici, ma saremmo nell’anarchia organizzativa precommissariamento”. E’ quanto scrivono ai dirigenti del Marrelli Hospital di Crotone il commissario ad acta per il rientro dal debito sanitario, Andrea Urbani, e il sub commissario, Massimo Scura, che smorzano i toni di soddisfazione diffusisi ieri a seguito della lettera del dg del Dipartimento. Urbani e Scura attaccano anche la stampa. “La confusione che fanno, ad arte, alcuni organi di stampa nel far coincidere il dipartimento Tutela della Salute con la Regione – scrivono – è grave”. Urbani e Scura precisano che “la Regione, in ambito sanitario, è la struttura commissariale e non chi millanta poteri che non ha, perchè non ne ha, parimenti, competenze e responsabilità”, aggiungendo che “se i millantatori avessero supportato adeguatamente la struttura commissariale, come loro dovere, il nuovo decreto sulle reti ospedaliere avrebbe visto la luce da tempo, sicuramente prima del 7 marzo prossimo e la richiesta di autorizzazione del Marrelli Hospital, probabilmente, avrebbe ultimato il suo iter. Questi – scrivono Scura e Urbani – sono i fatti, ogni altra versione è frutto di fantasia menzognera”. Il commissario e il sub commissario confermano la data del 2 marzo, alle ore 12, per un incontro fra il dipartimento e la proprietà”.