REGGIO CALABRIA. Il Consiglio regionale ha chiuso i lavori della seduta di martedì 19 aprile. Nell’esame della presa d’atto del Presa d’atto Programma Operativo Regionale (Por) Fesr/Fse 2014-2020 (approvato dalla Commissione Europea con Decisione C (2015) n. 7227 del 20.10.2015) e dell’Informativa sulla decisione finale nell’ambito della procedura di valutazione Ambientale Strategica (Vas) del Por Fesr/Fse 2014-2020”, il dibattito ha risentito degli strascichi polemici seguiti alla sospensione dei lavori per mancanza di numero legale. Francesco Cannizzaro, capogruppo della casa delle libertà ha definito la presenza della minoranza in Aula “il salvagente offerto dal centrodestra alla maggioranza”. Censurando i comportamenti dell’Aula, il consigliere Pd Carlo Gucccione ha affermato che “quanto successo oggi in Consiglio aprirebbe una nuova pagina all’interno della minoranza. Ritengo fondamentale, a questo punto – ha aggiunto – un confronto interno alla maggioranza per chiarire quali motivazioni hanno determinato, in presenza di un documento importante, su cui discutere, quale il Por, l’assenza del numero legale, ma soprattutto la superficialità con la quale vengono affrontate tematiche così importanti”. Anche Sinibaldo Esposito (Ncd) ha ribadito, come i colleghi di minoranza, il senso di responsabilità del centrodestra nel consentire le svolgimento dei lavori. Tuttavia – ha aggiunto – credo debba essere tenuta in debita considerazione l’azione di governo che ha manifestato grande propensione a collaborare ed a non alzare muri”. Nel definire strumentale la discussione “che svilisce la positiva manifestazione di intenti che ha consentito la ripresa dei lavori”, Orlandino Greco (Oliverio Presidente), pur richiamando ciascuno alle proprie responsabilità, ha fermamente respinto l’idea dell’esistenza di una crisi all’interno della maggioranza, “che solo per pura casualità – ha sottolineato – ha registrato le contestuali assenze di molti suoi rappresentanti”. Ma Alessandro Nicolò (Fi) e Fausto Orsomarso (Misto) hanno confermato e rilanciato le critiche rivolte verso gli assessori assenti. Nicolò, in particolare, si è soffermato sulla gravità dell’accaduto sotto il profilo politico-istituzionale, invitando la maggioranza ad un cambio di rotta, perché incapace di governare e di andare incontro alle istanze dei calabresi. Approvata la presa d’atto del Programma Operativo Regionale e dell’Informativa della procedura di valutazione Ambientale Strategica, su richiesta del consigliere Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti) è stato inserito ed approvato un progetto di legge inerente l’adeguamento di alcune normative regionali in tema di protezione dei dati regionali e alle modalità di raccolta dei dati alla legge che istituisce il Registro tumori di popolazione della Regione Calabria. Sempre su richiesta di Giuseppe Giudiceandrea sono state approvate alcune modifiche alle leggi regionali 30 dicembre 2015, n. 31 e n. 32. “Modifiche necessarie – ha spiegato il relatore Giuseppe Aieta – dopo i rilievi del Mef, e per un allineamento delle suddette leggi al Decreto legislativo 118/2011 in relazione all’armonizzazione contabile degli Enti territoriali. In chiusura di seduta è intervenuto il vice presidente della Giunta prof. Antonio Viscomi, che ha ringraziato il consiglio per aver consentito il completamento dei lavori e l’approvazione di un importante provvedimento come la presa d’atto del programma POR 2014-2020. Sulla vicenda inerente l’assenza di alcuni assessori, Viscomi ha spiegato che essa non va considerata come una disattenzione nei confronti del Consiglio regionale. “L’assessore Russo e il Presidente Oliverio – ha aggiunto – si trovano a Ginevra per una importante riunione che attiene al Porto di gioia Tauro, mentre il ritardato arrivo in Aula dell’assessore Rizzo è da imputare a problemi di traffico e di viabilità”. “Non eravamo impreparati su un appuntamento come il ‘question time’ – ha ancora detto Viscomi – considerando che su 41 interrogazioni, 32 avevano risposta. La dialettica dell’Aula non ci ha consentito di andare avanti. Ma non è da sottovalutare l’importanza – ha concluso confermando la centralità dell’istituto del Consiglio regionale – che la Giunta nel suo insieme assegna a questo incontro periodico”.