COSENZA. “Siamo orgogliosi delle liste che presentiamo oggi. Sono liste nel segno del vero rinnovamento, che hanno il giusto mix di gioventù ed esperienza. Riconosciuta competenza politica e passione civile. Rigore morale e coraggio. Legalità e trasparenza. Sono, a nostro avviso, le migliori liste che potessimo mettere in campo”. Lo ha detto la coordinatrice regionale di Forza Italia, la deputata Jole Santelli, nel corso della presentazione a Cosenza delle liste del partito per le elezioni regionali del 23 novembre. “Liste che meritano – ha aggiunto – la massima attenzione sia per i nomi che sono presenti, sia per i nomi che non ci sono. Perché Forza Italia, come ha fatto alle ultime Europee, anche in occasione delle Regionali ha avuto il coraggio di dire dei no. Di lasciare fuori dalla porta cioè certi nomi e certi pacchetti di voti che noi non vogliamo e che lasciamo ben volentieri ad altri. Se li tengano. Noi non abbiamo la pretesa di essere migliori di loro, né peggiori. Noi, semplicemente, siamo diversi da loro. Abbiamo compiuto una scelta radicale, dicendo che non erano più graditi compagni di viaggio coloro i quali negli ultimi quattro anni si sono rivelati i freni al cambiamento che volevamo. Pagheremo un prezzo? Ci costerà, forse. Ma starà ai calabresi capire quel che di importante abbiamo fatto, avviando un progetto politico rinnovato e di lungo corso, e non mettendo assieme un’accozzaglia tenuta assieme da interessi come hanno fatto altri”. “Wanda Ferro – ha detto ancora Jole Santelli – è il simbolo del cambiamento che vogliamo. è lei l’unica vera novità del panorama politico calabrese. è una cittadina di questa terra, amata ovunque da Cosenza a Reggio, da Crotone a Vibo a Catanzaro. è competente, è capace, è dinamica, è un’apprezzata amministratrice. Abbiamo un altro passo rispetto a chi ha sempre fondato la propria azione politica sulle disgrazie altrui o sulla demonizzazione dell’avversario. Non fatevi abbindolare dal finto rinnovamento, o dal rinnovamento di facciata, di chi lascia fuori per calcolo politico quanti sono alla seconda legislatura, magari per nascondere sotto il tappeto ben altri guai. Se la Calabria è in queste condizioni le responsabilità sono di chi è rimasto nei palazzi del potere ininterrottamente dal 1970”.