CATANZARO. “Non siete soli. Daremo voce alle vostre preoccupazioni facendoci promotori di un incontro con il commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario e con il presidente facente funzioni della Regione”. E’ quanto ha affermato il presidente della Provincia, Enzo Bruno, che si è recato a Germaneto per incontrare i lavoratori della Fondazione Campanella, destinatari delle lettere di licenziamento in esecuzione nei prossimi giorni. Il presidente Bruno, accompagnato dai consiglieri provinciali Marco Polimeni e Riccardo Bruno, ha espresso solidarietà ai lavoratori in assemblea permanente a nome dell’intero consiglio provinciale che, nel corso della seduta di insediamento lunedì 27 ottobre, ha approvato all’unanimità un documento avente ad oggetto le problematiche della Fondazione Campanella. L’atto, con cui si chiede agli organismi competenti di bloccare l’esecutività degli atti che di fatto decretano il licenziamento e quindi la chiusura della Fondazione, in attesa del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionale che saranno eletti il prossimo 23 novembre è stato inviato al commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario, al direttore generale Fondazione Campanella, al presidente Fondazione Campanella, al prefetto di Catanzaro, al presidente della giunta regionale facente funzioni. “Non possiamo rimanere insensibili alla drammatica situazione in cui si vengono a trovare 173 famiglie, destinate a rimanere fuori dal sistema produttivo – ha detto il presidente Bruno ai lavoratori, alla presenza del presidente della Fondazione Campanella, prof. Paolo Falzea, al direttore generale Mario Martina, Patrizia Doldo, direttore dell’unità operativa di Gastroenterologia della “Campanella” – . Non possiamo accettare che una struttura d’eccellenza del sistema sanitario dell’area centrale della Calabria venga smobilitata, creando difficoltà a decine di pazienti che hanno trovato nel personale medico e paramedico un importante punto di riferimento nella lotta alla malattia”. “Ribadiamo che questi licenziamenti rappresentano anche un attacco mirato al sistema sanitario del capoluogo di regione che su questo settore ha costruito una peculiare identità. Al generale Pezzi e alla presidente facente funzione Stasi, che abbiamo chiesto di incontrare ufficialmente assieme ad una delegazione del consiglio provinciale – ha detto ancora il presidente Bruno – chiederemo che si blocchi l’esecutività degli atti che di fatto decretano il licenziamento e quindi la chiusura della fondazione, in attesa del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionale che saranno eletti il prossimo 23 novembre. Il blocco dei licenziamenti deve essere un primo passo verso la soluzione definitiva della vertenza che dipende da una chiara volontà politica, opposta a quella perpetrata dalla Giunta Scopelliti che ha tagliato i posti letto alla Fondazione Campanella riducendoli a 35. E visto proprio in questa fase si procede a ridisegnare la rete ospedaliera sarebbe il momento di procedere ad un ripensamento in questa direzione, aumentando il numero dei posti letto”. Al termine dell’incontro con i lavoratori, il presidente Bruno ha salutato il magnifico rettore dell’Università “Magna Graecia”, professor Aldo Quattrone.