REGGIO CALABRIA. “Sono oltre cento i sindaci e gli amministratori della provincia di Reggio Calabria che hanno risposto all’appello del presidente della Regione Mario Oliverio a sostegno delle ragioni del Sì al referendum costituzionale”. E’ quanto si afferma in un documento sottoscritto dagli stessi amministratori tra i quali i primi cittadini di Roccella Ionica, Caulonia, Taurianova, Monasterace e altri come il presidente del Consiglio comunale di Reggio, Demetrio Delfino. “Quello del prossimo ottobre – è detto nel testo – è un appuntamento importante per il Paese che non può perdere questa occasione. Per la Calabria il SI rappresenta un passaggio importante per l’innovazione e la nostra comunità deve esserci da protagonista. Velocizzare i processi politici è l’obiettivo di questa importante riforma, la Calabria deve contribuire a portare avanti questo processo storico per avere anche il peso necessario per il suo riscatto”. Questo un passaggio dell’intervento di Mario Oliverio, presidente della Regione, alla conferenza stampa dello scorso 27 maggio a Lamezia Terme, in cui fa appello a tutti gli amministratori locali, affinché sostengano le ragioni del SI al referendum costituzionale. Consapevoli dell’importanza della riforma, riteniamo di condividere le motivazioni alla base dell’appello del nostro presidente. Riteniamo che questa riforma sia funzionale ad un processo di cambiamento e di modernizzazione del Paese. “Nessun Paese moderno – riporta ancora il documento – ha un Parlamento come il nostro, nel quale due diverse assemblee, entrambe elette direttamente, fanno esattamente le stesse cose; da più di trent’anni le forze politiche concordano sull’esigenza di riformare il sistema del bicameralismo paritario. Inoltre, da quando si è cercato di costruire una democrazia maggioritaria, il bicameralismo perfetto ha rischiato di mettere in crisi la stabilità di Governo. La nostra regione solo adesso sta tentando di uscire da una crisi profonda ed ha bisogno di istituzioni più efficienti e più all’altezza delle sfide che i nuovi assetti economici vanno delineando. C’è bisogno di una governabilità più rapida ed efficace. Per questi motivi, riteniamo fondamentale votare SI al referendum costituzionale di ottobre”.