REGGIO CALABRIA. “Con la ripresa dei lavori sul Menta inauguriamo una stagione di rilancio sull’attenzione delle grandi incompiute della nostra regione”. Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio nel corso di una conferenza stampa dopo il sopralluogo effettuato sulla diga del Menta. “Tre interventi sono già partiti – ha aggiunto Oliverio – per il completamento delle opere di presa, gli impianti di potabilizzazione più a valle e le opere di adduzione. E’ assurdo che interventi di così minima incidenza siano rimasti bloccati per sei anni. Una colpevole disattenzione. Per questo ripartiamo da qui, vogliamo recuperare rapidamente il tempo perso e fare in modo che entro il 31 luglio 2017 la città di Reggio possa fruire dell’acqua di questo invaso. Lo faremo attraverso una condotta bypass, i cui lavori saranno affidati entro il mese di giugno, che attraverso un diverso tracciato, collegherà la diga agli impianti di potabilizzazione. Si tratta di un intervento di circa 3 milioni e 800 mila euro. Lavori che dureranno al massimo 14 mesi, secondo un preciso cronoprogramma, che si svilupperà nelle more del completamento definitivo delle altre opere. Impianto che contiamo di attivare entro la prossima estate così da consentire alla più grande città della Calabria di fruire di quest’acqua e consentire all’Amministrazione comunale di dismettere tutti i pozzi caratterizzati da un alto livello di salinità”. Accompagnato da progettisti ed ingegneri della Sorical, il presidente Oliverio ha acquisito tutte le informazioni riguardanti l’invaso del Menta, ormai quasi pieno d’acqua, ma inutilizzabile per usi civili. “E’ un’opera di grande civiltà – ha sostenuto il presidente della Regione, che ha annunciato altre imminenti iniziative e sopralluoghi per fare il punto della situazione su altri importanti impianti idrici della Regione – e siamo qui per inaugurare una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di porre mano alle incompiute. Noi dobbiamo recuperare e recuperare rapidamente. Questa è la prima grande incompiuta. Non è un caso che partiamo da qui. Poi andremo sul Metramo, un invaso realizzato in cui l’acqua non è ancora fruita perché a valle non sono ancora state realizzate le opere di adduzione. E’ una situazione diversa che richiederà anche tempi diversi. Ma anche qui intendiamo porre mano ad un intervento concreto per realizzare le opere necessarie alla fruizione di questa opera. Ci sono altri invasi, sui quali ci sono stati investimenti notevoli, penso all’Esaro, o altri impianti oggetto di interventi preliminari e non completati a causa di contenziosi con le imprese”. “C’è un lavoro complessivo di riorganizzazione del servizio idrico integrato – ha detto ancora il Governatore – che ha presentato gravi discrasie, insufficienze ed inadeguatezze. Stiamo tenendo fede agli obiettivi che ci siamo fissati. Per recuperare credibilità tra i cittadini servono i fatti. Stiamo lavorando per una gestione interamente pubblica dell’acqua. E questo è un impegno. Su questo intervento non aspetterò il mese di luglio del prossimo anno. Già in autunno faremo una verifica in corso d’opera dei lavori. Ritengo che sia importante, per l’impresa, per i lavoratori, per le istituzioni, per i Comuni, per i sindaci presenti qui oggi. Vogliamo stringere questo rapporto di cooperazione che dovrà essere fattivo ed operativo, oltre che programmatico”.