CATANZARO. Centinaia di lavoratori precari di tutta la calabria, guidati da delegazioni di Cisl e Uil, hanno attuato presidi in diversi centri della regione. Sit-in ci sono stati a Villa San Giovanni, Lamezia Terme, Crotone e Cosenza, nei pressi degli snodi nevralgici della circolazione stradale e ferroviaria, oltre che a Reggio. Raduni di manifestanti e blocchi (poi rimossi) ci sono stati nei pressi dello svincolo della 106 ionica a Crotone e degli imbarcaderi per la Sicilia a Villa San Giovanni. La circolazione sull’A3 è stata bloccata in mattinata fra gli svincoli di Montalto Uffugo e Cosenza sud. Il blocco è stato rimosso poco dopo le 13. A Reggio Calabria e Catanzaro delegazioni sindacali hanno incontrato in mattinata i prefetti. Nelle scorse settimane i dimostranti avevano bloccato i collegamenti marittimi con la Sicilia. I sindacati protestano contro il governo che non avrebbe previsto alcun provvedimento per i lavoratori precari e i precettari dell’indennità di mobilità in deroga. “Si tratta – ha detto all’Agi il segretario generale della Uil Calabria Santo Biondo – di 30.000 persone che vivono in una condizione prossima alla povertà. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che aspettavamo in Calabria il 7 novembre, ha scelto di rinviare l’appuntamento. Chiediamo la convocazione a palazzo Chigi perchè la Calabria è una bomba sociale”.