VIBO VALENTIA. “Non conosco ancora questo territorio e le sue dinamiche, ma ho dei collaboratori validissimi che mi aiuteranno a capire in fretta”. Lo ha detto, incontrando i giornalisti in occasione del suo insediamento, il nuovo comandante provinciale di Vibo Valentia dei carabinieri, tenente colonnello Gianfilippo Magro. Padovano di nascita, 42 anni, carattere aperto e cordiale, Magro è subentrato a Vibo Valentia al collega ed amico Gaetano Scardecchia che, dopo cinque anni trascorsi a Vibo Valentia, è stato assegnato al Comando provinciale di Potenza. Magro, al cui fianco c’erano i comandanti delle Compagnie di Vibo, Tropea e Serra, si muoverà “nel solco tracciato – ha detto – dal mio predecessore, il colonnello Scardecchia, amico di lunga data e col quale ho avuto un proficuo scambio di idee. Sono davvero onorato ed orgoglioso di assumere questo comando provinciale. Un incarico impegnativo, ma so comunque che nell’Arma vibonese operano ufficiali e militari di comprovate capacità e di grande esperienza. La mia non è una ‘captatio benevolentiae’, ma lo dico con cognizione di causa perché in questi termini è considerata l’Arma vibonese al Comando generale di Roma, dove affluiscono le notizie dai vari presidi territoriali”. Entrato nell’Arma a 16 anni, come allievo della scuola militare della Nunziatella di Napoli, il tenente colonnello Magro ha seguito la trafila abituale per gli ufficiali dei carabinieri, prima all’Accademia militare di Modena e poi alla scuola ufficiali di Roma. Primo incarico operativo a Milano, per occuparsi di ordine pubblico; poi in Campania e successivamente al comando della Compagnia di Palermo. In considerazione dell’esperienza internazionale maturata in quegli anni, con la partecipazione a varie missioni operative all’estero (Kossovo, Bosnia, Iraq e altrove), è stato poi chiamato al Comando generale per occuparsi delle missioni internazionali in Afghanistan, Iraq e in giro per il mondo. Negli ultimi due anni si è occupato di collaborazione tra le varie forze di polizia soprattutto in ambito Ue. “Sono stato accolto con calore ed affetto dai miei uomini – ha detto Magro – con i quali, ne sono sicuro, riusciremo a portare egregiamente avanti l’attività istituzionale dell’Arma, con particolare riguardo alle fasce deboli della popolazione, dai giovani agli anziani e alle persone più umili e indifese come le donne, spesso vittime di inaudite ed intollerabili violenze”.