REGGIO CALABRIA. Beni immobili, autovetture e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di 320.000 euro sono stati confiscati dai finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione “Puerto Connection”. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Vincenzo Trimarchi. L’uomo, nell’ottobre del 2011, era stato arrestato dai militari del Gruppo Operativo Antidroga (Goa) della Guardia di Finanza di Reggio Calabria mentre tentava di trasportare oltre 500 kg di cocaina fuori dall’area portuale di Gioia Tauro. La droga era nascosta all’interno di un furgoncino di proprietà della Mct, per la quale l’uomo lavorava. Trimarchi è stato condannato, con sentenza definitiva, alla pena di 16 anni di prigione. Le indagini avevano evidenziato, come confermato dalla sentenza emessa dal Gup di Reggio Calabria il 9 dicembre 2015, con la quale è stata comminata le pena di altri 4 anni di reclusione a suo carico, che Trimarchi era inserito in un’associazione per delinquere di stampo mafioso capeggiata dai fratelli Brandimarte. Il sodalizio criminale era articolato su più livelli, di cui facevano parte squadre di operatori portuali infedeli, ed era dotato di elevate disponibilità finanziarie ed aveva essenzialmente lo scopo di reperire ed acquistare all’estero ingenti quantità di sostanza stupefacente. La cocaina era importata prevalentemente attraverso i porti panamensi di Cristobal e Balboa, trasportata in Italia a bordo delle cargoship in arrivo nel porto di Gioia Tauro o in altri porti nazionali o europei, per poi essere successivamente commercializzata. I beni sono stati confiscati in quanto ritenuti provento delle attività illecite poste in essere da Trimarchi ed erano stati già sequestrati il 13 maggio 2015 su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.