Sono poco meno di 1.500 gli emendamenti alla legge di Bilancio bocciati. Circa la metà non hanno passato l’esame per estraneità di materia, gli altri per mancanza di copertura. Non ha passato l’esame anche la proposta di modifica avanzata da Ap sul Ponte sullo Stretto, per considerare l’opera una infrastruttura prioritaria per l’interesse del Paese. L’ufficio di presidenza convocato per domani dopo le 16 stabilirà il nuovo calendario dei lavori della commissione Bilancio. Intanto il termine per i ricorsi agli emendamenti giudicati inammissibili è stato posticipato dalle 15 alle 17, 30 di martedì 15 novembre; l’ammissibilità dei ricorsi avverrà non più entro le 20 di martedì, ma mercoledì al termine della votazione sulla fiducia al decreto legge fiscale, che inizierà alle 11,30 con la prima chiama. Il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, ha confermato che in ogni caso saranno votati solo gli emendamenti segnalati in un numero massimo di 900, più quelli presentati dalle commissioni che hanno superato l’esame dell’ammissibilità. Boccia ha spiegato che le votazioni dovrebbero iniziare giovedì; in tal caso si lavorerebbe anche venerdì per poi lasciare spazio alle riunioni di governo e relatore sabato e quindi riprendere domenica pomeriggio. Il voto potrebbe però anche cominciare venerdì e in questo caso i lavori proseguirebbero sabato e domenica.