CATANZARO. “Se il sindaco Abramo, invece di ascoltare le sirene dei suoi superconsiglieri, avesse dato retta all’opposizione, a quest’ora Catanzaro Servizi sarebbe salva e avviata ad una gestione virtuosa, così come l’aveva disegnata, con grande lungimiranza, il commissario straordinario del Comune, il prefetto Giuseppina Di Rosa. Non lo dico per polemica o per gridare a tutti: l’avevo detto! Oggi tutti si sono resi conto che la Catanzaro Servizi è un patrimonio da salvaguardare e non una zavorra di cui liberarsi senza tenere conto degli interessi della collettività e soprattutto del destino dei lavoratori-padri di famiglia. Meglio tardi che mai. Mi fa piacere che finalmente anche il sindaco e la sua sempre più fragile e sgangherata maggioranza si siano resi conto che l’unica strada perseguibile è la ricapitalizzazione dell’azienda e l’avvio di un piano industriale serio che la faccia funzionare al meglio in modo che possano essere erogati ai cittadini servizi realmente efficienti. Un piano industriale che analizzi seriamente entrate ed uscite, rimodulando i contratti di servizio tra la stessa società e l’Amministrazione Comunale. Ma di questo piano industriale io ancora non vedo l’ombra. Forse sarebbe il caso di rispolverare quello a cui aveva lavorato il prefetto Di Rosa con grande senso delle istituzioni e praticità. Ripeto, se il sindaco Abramo non avesse voluto imporre la sua visione delle cose, a quest’ora Catanzaro Servizi sarebbe stata rimessa in moto ed i lavoratori avrebbero potuto godere della serenità di cui hanno bisogno. Mi auguro che al più presto l’argomento venga discusso in Consiglio Comunale, l’unico organo deputato a dare indicazioni sul futuro delle società partecipate. In quella sede, come Partito Democratico saremo un contributo serio e fattivo, con spirito di collaborazione e senso delle istituzioni, come si conviene ad una forza che si candida di arrivare al più presto alla guida della Città”.