CATANZARO. “Un progetto importante perché mette insieme non solo la responsabilità pubblica nella scuola, ma anche tutti quelli che operano in termini di volontariato in modo qualificato per la scuola. Un buon esempio su come fare sistema insieme”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, commentando il “manifesto per un patto programmatico finalizzato alla promozione di forme di comunità educanti nei territori calabresi” presentato oggi a Catanzaro. La manifestazione “La sfida della comunità educante in Calabria” si è svolta giovedì nell’auditorium del liceo “Fermi”, nel quartiere Lido, alla presenza dello stesso ministro, dell’assessore regionale Federica Roccisano, del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, del garante per l’infanzia e l’adolescenza della Calabria, Antonio Marziale, dei rappresentanti di studenti e di esperti. L’obiettivo del progetto regionale è mettere insieme tutte le agenzie educative presenti sul territorio. Il ministro ha invitato la Calabria a presentare il progetto a Roma, in collegamento con le altre scuole italiane, sottolineando il valore della proposta. “Se vogliamo che anche in Calabria le agenzie negative o l’assenza di risposte in termini di occupazione trovino un ostacolo – ha spiegato Fedeli – occorre mettere in campo il valore educativo della scuola. Deve essere tutto il Paese a saper riconoscere e valorizzare tutte le figure che operano nel mondo della scuola e quanti operano dall’esterno, perché – ha aggiunto – è l’insieme delle figure professionali che permettono di realizzare gli obiettivi”. Fedeli ha anche stigmatizzato le divisioni sul tema dell’istruzione. “Occorre – ha detto – confrontarci sulle proposte, ma non dobbiamo dare ai nostri ragazzi l’immagine del conflitto che si crea sulla scuola. L’Ocse ci riconosce che stiamo percorrendo una strada corretta – ha concluso Fedeli – non dobbiamo alimentare inutili contraddizioni”.
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