CATANZARO. Si è tenuto nella sede della Regione, a Catanzaro, un incontro sulle politiche abitative per gli immigrati, in riferimento ai progetti urbanistici che la Regione sta mettendo in atto in cinque città calabresi: Corigliano, Crotone, Lamezia Terme, Rosarno e Vibo Valentia. Alla riunione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – erano presenti Franco Corbelli, delegato della Presidenza della Regione, per la tutela e promozione dei Diritti Umani e fondatore del Movimento Diritti Civili; il dirigente generale al dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio, Antonio De Marco; Giovanni Manoccio, delegato della Presidenza all’immigrazione; Marisa Chiurco, Assessore alle Politiche sociali di Corigliano e Tina De Rosis, dirigente ai Servizi sociali del Comune di Corigliano. I cinque progetti sull’emergenza abitativa in Calabria erano stati inseriti nella precedente programmazione nei fondi Pisu, dopo le formali richieste della Commissione europea, all’indomani della rivolta di Rosarno nel 2012, finalizzate a scongiurare episodi analoghi. “Purtroppo – afferma Corbelli – le risorse a disposizione per la realizzazione dei progetti si stavano perdendo per inerzie burocratiche e solo grazie all’opera encomiabile della giunta Oliverio, ma anche al supporto tecnico del dirigente De Marco e del delegato all’immigrazione Manoccio, stiamo riuscendo a recuperare quasi l’intero importo, che è pari a circa 14 milioni di euro”. Durante l’incontro odierno è stato fatto il punto in particolare sul progetto di accoglienza abitativa del Comune di Corigliano, i cui lavori dovranno iniziare entro dicembre 2017. “La soluzione abitativa che abbiamo adottato a Corigliano – ha spiegato Marisa Chiurco, Assessore alle Politiche sociali di Corigliano – è inserita nel centro della nostra città. Ed è stata una scelta ben delineata per creare integrazione e accoglienza proprio nel cuore della nostra comunità e contribuire a rivitalizzare il centro storico. Si tratta di Palazzo De Rosis, un immobile antico e importante di Corigliano. Nel nostro Comune stiamo producendo inoltre uno sforzo importante per realizzare un’accoglienza di qualità attraverso anche percorsi di studio e di qualificazione nel lavoro. Ricordiamo che Corigliano ha un’economia che tende a utilizzare ogni anno migliaia di immigrati nel settore della produzione agricola ed è importante creare le giuste condizioni di accoglienza e convivenza con la comunità”. Il Palazzo di Corigliano potrà ospitare soltanto gli immigrati già regolarizzati. “Dalla Calabria – ha concluso Corbelli – vogliamo mandare un messaggio non solo di accoglienza ma anche di pace in un periodo di grandi fibrillazioni e paure. Questi progetti abitativi dimostrano che quando è possibile, ed entro certi numeri, la buona accoglienza e la convivenza sono possibili”.