CATANZARO. “Mi hanno colpito in testa con quelle scarpe che gli abbiamo regalato noi, quei ragazzi ho sempre cercato di aiutarli”. Lo ha detto in esclusiva don Giorgio Costantino, il parroco della Madonna del Divino Soccorso, picchiato selvaggiamente davanti al sagrato della chiesa da un gruppo di giovani del quartiere Gebbione di Reggio Calabria, uno dei più a rischio della città. “Giocate pure ma non date fastidio a chi riposa – racconta il sacerdote a Riccardo Giacoia rievocando quei momenti – ma loro non mi hanno ascoltato e prima mi hanno preso il cellulare, distruggendolo, e poi hanno cominciato a picchiarmi. Ho creduto di non farcela – ricorda don Giorgio – tant’è che anche uno di loro ha detto al branco si smetterla perché pensava che mi avessero già ammazzato. “ Questi ragazzi crescono con la cultura della violenza – dice ancora il parroco di Gebbione – abituati a fare tutto quello che vogliono, senza rispetto per nessuno”. Un atto d’accusa pesante quello di don Costantino che, però, finisce con la volontà di perdonare: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno – ha concluso il prete – e la frase di Gesù sulla croce la faccio mia”.