E’ stata presentata a Palazzo De’Nobili a Catanzaro la terza edizione del progetto didattico “Trame di Seta”, curato dall’associazione CulturAttiva e dalla cooperativa sociale “L’Isola che non c’è”, con il patrocinio del Comune di Catanzaro, la collaborazione del centro Calabrese di Solidarietà ed il supporto dell’emittente televisiva regionale RTC – Telecalabria.
L’iniziativa, che è parte integrante del progetto didattico “Baco da seta” e che l’anno scorso ha favorito l’arrivo in città di circa mille studenti provenienti da tutta la Calabria e anche da fuori regione, rappresenta un laboratorio esperienziale itinerante che, come ogni anno prende forma nei quartieri più antichi della città la cui storia è legata all’arte della seta, antico vanto della città di Catanzaro.
“L’intento del progetto, ha spiegato Angela Rubino, presidente di CulturAttiva, è quello di recuperare la storia della seta, antico vanto della città di Catanzaro, che divenne famosa in tutta Europa per i suoi preziosi tessuti serici e diffonderne la conoscenza nei più giovani. Trame di seta è parte di un percorso che inizia a San Floro, dove i ragazzi si recano al mattino, calandosi completamente nella lavorazione della seta, dall’allevamento dei bachi, alla tessitura, passando per il suggestivo Museo didattico della seta. Giunti a Catanzaro, si darà il via al laboratorio esperienziale itinerante nel cuore della città antica. Un recente convegno-ha continuato Angela Rubino-ha evidenziato come e quanto la città di Catanzaro sia stata ancora poco studiata. Il nostro piccolo contributo intende invertire tale tendenza, puntando sull’attenzione, sulla riscoperta e sulla valorizzazione dei quartieri piu’ antichi, quelli legati indissolubilmente all’epoca della seta catanzarese”.
E’ intervenuta l’assessore comunale al turismo, Alessandra Lo Bello, giovane ma dinamica, la quale ha sottolineato l’importanza di far conoscere il passato di Catanzaro ai catanzaresi stessi: “Serve plasmare una nuova mentalità consapevole e propositiva” ha rimarcato ai microfoni di RTC.
All’incontro hanno preso parte anche Miriam Pugliese, vice presidente della “Cooperativa Nido di Seta”, Alessandra Mungo, responsabile del progetto “Io e Mamma” della Cooperativa “L’isola che non c’è”, Valentina Margiotta, che fa parte dello stesso progetto ed è co-ideatrice delle attività del laboratorio, ed il responsabile del settore Prevenzione del Centro Calabrese di Solidarietà, Claudio Falbo.
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