CATANZARO. “Il Nord ha ormai poca possibilità di vedere crescere ulteriormente la propria economia. La speranza è che il Mezzogiorno recuperi il gap storico rispetto al Nord. Ma senza investimenti nulla potrà cambiare”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a Reggio Calabria per partecipare ai lavori dell’11/mo congresso regionale del sindacato. “Ho sempre sostenuto – ha aggiunto Barbagallo – che è criminale non utilizzare le risorse della Comunità Europea. Noi abbiamo una classe politica che preferisce non fare le opere, piuttosto che farle. Così facendo c’è chi fa le opere usando la corruzione e chi non le fa preoccupandosi della corruzione. Il risultato finale è un disastro. Il Sud ha bisogno di un intervento straordinario. Per questo va condivisa la proposta di Di Maio di usare la Cassa Depositi e Prestiti come banca di investimenti straordinari per il Mezzogiorno. Perché, altrimenti, chi potrà finanziare le infrastrutture necessarie al Sud. Negli ultimi 20 anni – ha aggiunto Barbagallo – i Governi nazionali hanno derubricato il problema del Mezzogiorno dall’agenda politica. Ed i risultati si vedono. É aumentata la distanza tra Sud e Nord del Paese, sono aumentati i giovani disoccupati nel Mezzogiorno, sono carenti le infrastrutture, anzi, quasi nulle; nel Mezzogiorno non circolano né le persone né le idee, né le merci”. “Non possiamo disperdere i nostri giovani nel resto dell’Europa e del mondo, ha poi sostenuto Barbagallo, perché nel loro Dna ci sono 4 mila anni di storia, di cultura, di innovazione, che sono elementi che possono trascinare di nuovo il made in Italy a conquistare il mondo”. Secondo Barbagallo, “è negativo il giudizio per tutta la classe politica, economica e sociale del Mezzogiorno. Compresi noi, non mi tito fuori, per il fatto che non siamo riusciti in questi anni a dare una spinta in più. Non sono uno di quelli che fa autocritica per continuare a sbagliare. Io cerco di avere una impostazione sindacale. Noi rispondiamo alle esigenze dei nostri lavoratori, dei nostri pensionati, dei nostri giovani che sono in cerca di occupazione”. “Tutto quello che va nella direzione di superare il gap con il resto del Paese è sempre ben visto e ben accolto”, ha inoltre sostenuto il leader della Uil rispondendo ad una domanda sulle potenzialità della Zes in Calabria. “Il problema, poi – ha aggiunto Barbagallo – è quello di verificare se effettivamente succeda quello che è sempre successo: e cioè che per paura di sbagliare non si faccia nulla e si butti vita l’acqua sporca con il bambino”. Infine un pensiero al Primo maggio. “Abbiamo ancora troppi morti sul lavoro e il Primo Maggio faremo la nostra manifestazione dedicandola proprio a questo drammatico tema. Questo significa che il profitto fa leva su tutto e non c’è che una convinzione per potere prospettare un futuro migliore: bisogna che tutte le parti in causa si siedano e comincino a discutere, non del consenso a breve, ma di quello che il Paese dovrà diventare nel prossimo futuro” ha detto Carmelo Barbagallo.