CATANZARO. Apre alla “Cittadella” regionale la Casa dell’agroalimentare e dell’enogastronomia della Calabria. È stata inaugurata “Pecco”, acronimo “Piazza Etica Calabria Contadina”, frutto di un progetto per la gestione dei servizi di ristorazione presso la Regione ideato e realizzato dal gruppo “Ristorart”, vincitore della procedura pubblica indetta dall’amministrazione regionale. Si tratta in pratica di una vera e propria “piazza mercato”, interamente realizzata da artigiani calabresi, che punta a dare un’opportunità ai consumatori e ai produttori calabresi e a valorizzare le tradizionali eccellenze regionali, a partire da quelle agroalimentari ed enogastronomiche, abbinate anche all’etica pubblica, all’innovazione e alla cultura: lo spazio, che sarà aperto dalle ore 9 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, non sarà una semplice mensa o un semplice ristorante, riservato ai soli dipendenti regionali, ma un luogo a disposizione di tutti i calabresi. “Abbiamo fatto una scelta chiara sin dal momento in cui abbiamo fatto la gara”, ha detto il presidente Mario Oliverio nella conferenza stampa che ha preceduto l’inaugurazione di “Pecco”. “Nel bando – ha ricordato il governatore, affiancato dall’assessore regionale alla Cultura, Maria Teresa Corigliano – abbiamo previsto una premialità per chi avesse puntato sui prodotti calabresi e sulla Calabria a km 0, e ‘Ristorart’, che ringrazio per il grande sforzo profuso, ha risposto a questi parametri, superando anche traversie giudiziarie, ed è una garanzia affinché questo progetto non sia un fuoco di paglia. Dobbiamo recuperare l’identità della nostra Regione, il nostro patrimonio perché per troppo tempo la Calabria ha subito processi di marginalizzazione e pregiudizi: gli aspetti negativi ci sono e vanno combattuti, la ‘ndrangheta in Calabria c’è e va combattuta a viso aperto, ma è globale e va combattuta in modo globale, ma – ha sostenuto il governatore – non possiamo non vedere che c’è anche una Calabria positiva che merita di essere valorizzata e sostenuta. Questa riflessione è opportuna in questa giornata perché, esaltando le nostre eccellenze alla ‘Cittadella’, che è la Casa dei calabresi, vogliamo dare il segno tangibile dei nostri passi avanti nel realizzare questo nostro progetto di cambiare l’immagine della regione e di investire sul futuro della nostra regione”. Il governatore ha poi aggiunto: “Un giorno di tre anni fa sono venuto qui da solo, senza i dipendenti, perché per molto tempo questo spazio non era attivato: un giorno c’era un problema delle strade non asfaltate, poi un problema della rete elettrica, poi un problema dell’acqua, ma il 20 luglio 2015 sono venuto qui e ho preteso che dopo le ferie di agosto si partisse con l’attività della ‘Cittadella’. Ricordo che abbiamo chiuso 23 sedi che costavano oltre 5 milioni di fitti, e lo ricordo per smentire le falsità che spesso vengono veicolate per fare gossip contro la Calabria. Noi – ha detto poi Oliverio – abbiamo fatto un’operazione di risparmio e di risorse, dando ai calabresi un unico punto di riferimento nel rapporto con la Regione. Abbiamo superato molte difficoltà e oggi, con questa struttura, mettiamo un altro tassello del nostro progetto di cambiamento della Calabria, coniugando quello che c’è dentro la Regione con quello che c’è fuori, creando una sintonia tra la Regione e i bisogni dei calabresi”. All’incontro con i giornalisti ha partecipato anche Nicola Capogreco, amministratore delegato di “Ristorart”: “‘Pecco – ha rilevato – è un progetto nato due anni e mezzo fa, con la possibilità di partecipare a un bando della Regione che premiava chi avesse dato attenzione ai prodotti calabresi. L’abbiamo chiamata Piazza Etica perché qui vogliamo fare un percorso corretto e un progetto comune tra le grandi aziende calabresi già affermate e le piccole aziende che vogliono affermarsi. Spiegare ‘Peccò – ha osservato Capogreco – non è facile, invito tutti a venire qui perché questa piazza consente di rinverdire l’orgoglio calabrese. Siamo stati attaccati anche sul piano giudiziario perché è un progetto bello, ma è soprattutto un progetto sobrio, e un progetto calabrese. Conoscevo Oliverio da quand’era assessore all’Agricoltura, l’ho ritrovato adesso riscontrando la stessa sensibilità e lo stesso orgoglio degli anni passati, e riscontrando la stessa passione che ha ispirato noi. Il nostro obiettivo infine è anche quello di esportare questo progetto fuori dai confini regionali”. Dopo la conferenza stampa si è tenuta la cerimonia del taglio del nastro di “Pecco”, effettuato dal presidente Oliverio insieme a due dipendenti donne della Regione, la più anziana e la più giovane.