CROTONE. Rifiuti speciali provenienti da una struttura ospedaliera privata di Rocca di Neto smaltiti come normale immondizia e gettati nei cassonetti. è quanto hanno scoperto gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Santa Severina nel corso di un controllo del territorio, che ha portato a deferire all’autorità giudiziaria l’amministratore della struttura ospedaliera della zona. Gli agenti, hanno accertato che rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, rappresentati da deflussori per flebo, garze imbrattate di sangue, cerotti sporchi, bendaggi contaminati, medicazioni giallastre, siringhe usate, pannoloni e guanti di lattice rivoltati, venivano abbandonati presso i comuni cassonetti dei rifiuti urbani, immettendoli così nel ciclo della raccolta dei rifiuti urbani, dando vita, quindi, ad un comportamento non conforme a quelle che sono le direttive in materia di rifiuti. Invece di procedere allo smaltimento senza pericolo per la salute dell’uomo e pregiudizio all’ambiente, l’amministratore della struttura sanitaria, C.S., 56 anni, di Crotone, trattava i rifiuti derivanti dalla sua attività come degli innocui scarti da lavorazione. I fatti contestati alla 56enne integrano violazioni al testo unico ambientale in materia di rifiuti per smaltimento irregolare di rifiuti sanitari.