Con sei punti all’ordine il Consiglio regionale torna a riunirsi martedì pomeriggio. L’avvio dei lavori è fissato alle ore 15. In primo luogo l’assemblea legislativa calabrese si occuperà della surroga del consigliere Giuseppe Mangialavori, che si è dimesso il 26 giugno per l’incompatibilità con la sua carica di senatore, alla quale è stato eletto lo scorso 4 marzo: l’incompatibilità di Mangiavalori è stata rilevata dalla Giunta per le elezioni del Consiglio regionale nella seduta del 22 giugno. Al posto di Mangiavalori è previsto il subentro di Claudio Parente, primo dei non eletti nella lista “Casa delle Libertà” alle elezioni regionali del 2014 nella circoscrizione centrale. Per Parente si tratterebbe di un ritorno in Consiglio regionale, visto che ha fatto parte dell’Assemblea della passata legislatura, nella quale era stato eletto nella lista “Scopelliti Presidente”. Peraltro, sulla vicenda della surroga di Mangialavori pende un ricorso di un altro non eletto alle ultime regionali, Gianpaolo Chiappetta, che rivendica l’ingresso in Consiglio regionale in forza di una determinata interpretazione della legge elettorale regionale. La surroga di Mangialavori è la quinta nel corso di questa legislatura regionale. La prima è stata quella dello stesso Mangialavori in favore della candidata presidente della Regione, Wanda Ferro, inizialmente esclusa dal Consiglio regionale ma poi entrata in assemblea grazie alle decisioni in favore di un suo ricorso da parte della magistratura amministrativa e della Corte Costituzionale. La seconda surroga è stata, nel 2017, quella del consigliere regionale Nazzareno Salerno, sospeso per alcuni mesi perché colpito da un provvedimento cautelare nell’ambito di un’inchiesta della magistratura penale: al suo posto era subentrato Mario Magno, fino al ritorno in aula di Salerno all’atto della revoca del provvedimento cautelare. Le ultime due surroghe hanno riguardato i consiglieri regionali Franco Cannizzaro e Wanda ferro, eletti deputati lo scorso 4 marzo rispettivamente con Forza Italia e Fratelli d’Italia: al loro posto sono subentrati Giuseppe Pedà e lo stesso Mangialavori, a sua volta da surrogare per la sua elezione al senato. La surroga di Mangialavori è il primo dei sei punti all’ordine del giorno di domani: gli altri cinque punti sono il rendiconto dell’esercizio finanziario 2017 dell’Assemblea, altri provvedimenti di bilancio, tra cui i bilanci di previsione di Calabria Verde, dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, dell’Arpacal, e la presa d’atto di una decisione della Commissione europea sul programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione. È prevedibile, infine, che, in avvio di lavori, l’aula ricordi Mario Casalinuovo, il primo presidente del Consiglio della Calabria e già ministro dei Trasporti negli anni ‘80, scomparso venerdì scorso all’età di 96 anni a Soverato.