Sentimenti di grande commozione e partecipazione nella serata di lunedì 10 settembre tra le vie di Cropani Marina dove è stata celebrata una messa per il trigesimo di Raffaele Gnutti, giovanissimo cropanese deceduto nello scorso mese di agosto nell’ennesimo incidente mortale avvenuto sul tratto di statale jonica 106, esattamente in località Difesa, quando era ormai giunto a pochi metri dalla sua abitazione. Alla sofferenza silenziosa ed al dolore indicibile dei familiari, si sono aggiunti amici e conoscenti che si sono stretti attorno alla famiglia del 18enne che ha lasciato le sue speranze ed i suoi sogni sulla strada della morte, come tanti che lo hanno preceduto. La giornata è stata organizzata in ricordo di Raffaele Gnutti e di tutte le vittime della jonica. Dopo la messa nella chiesa di San Marco Evangelista si è snodata, infatti, una fiaccolata silenziosa ma consapevole, in loro ricordo, organizzata dall’Associazione “Basta vittime sulla SS106” in collaborazione con il Forum delle associazioni cropanesi.
Davanti a questa strage che continua da decenni non è più possibile rimanere indifferenti.I partecipanti, giunti in ottimo numero, 300 circa, hanno percorso via Aurelia, via Tripoli, via Tunisi, via Tangeri, via Algeri e via Firenze fino al Cimitero di Cropani Marina dove il corteo si è fermato. Durante il cammino, sono state citate le innumerevoli vittime degli ultimi anni ed i luoghi delle 4 province calabresi attraversate dalla 106, nei quali si sono verificati i sinistri fatali. Nel solo anno2018, dal primo gennaio fino ad oggi, sono già 17 le vittime della S.S.106: Vincenzo Gatto di 46 anni, Antonella Tripodi di 34 anni, Pasquale Sgotto di 43 anni, Andrea Forciniti di 32 anni, Felice Santernecchi di 70 anni, Antonio Conia di 42 anni, Rosario Abate di 38 anni, Pasquale Miceli di 59 anni, Vincenzo Conforti di 48 anni, Antonio Caligiuri di 64 anni, Banna Jallow di 19 anni, Natale Sapia di 78 anni, Rocco Marando di 24 anni, Giovanna Ranieri di 59 anni, Raffaele Gnutti di 18 anni, Erminio Paldino di 37 anni e Giuseppe Gerace di 31 anni, che ha perso la vita in un incidente a Crotone.
Per questa ragione l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” insieme con il Forum delle Associazioni Cropanesi hanno inteso organizzare il corteo: con la speranza che le luci delle fiaccole possano illuminare la coscienza di chi guida e percorre la famigerata e tristemente nota “strada della morte” ma anche la coscienza delle Istituzioni e degli Enti che dovrebbero provvedere a rendere sicura una strada annoverata purtroppo tra le più pericolose d’Italia. Davanti al cimitero di Cropani Marina, intorno alle 20,30, sono stati lanciati in aria palloncini bianchi e rossi a forma di cuore, per ricordare tutte le vittime cropanesi della famigerata 106.
Come già riportato poc’anzi, ottima, in termini numerici, la partecipazione della gente di Cropani. Ma la problematica della messa in sicurezza della statale 106, ovviamente, non riguarda solo Cropani, bensì l’intera fascia orientale della Calabria, penalizzata negli spostamenti e paralizzata nello sviluppo. Era pertanto auspicabile la presenza anche di partecipanti provenienti da altri Comuni limitrofi, anche perché erano stati invitati sia le amministrazioni che le associazioni dell’intero territorio. Ma nel corteo abbiamo intravisto soltanto qualche ex amministratore di Cropani e di Botricello. Davvero poco e davvero grave. Sulla criticità 106 parte della popolazione calabrese pare si stia finalmente svegliando; la politica, invece, resta chiusa nel torpore, mentre l’ammodernamento di tale arteria dovrebbe rappresentare una delle priorità assolute per la ripartenza della fascia jonica e della Calabria intera. Sperando di non dover piangere altre vittime.
Manuel Soluri (RTC-GDC)
Guarda il servizio di RTC che andrà in onda martedì 11 settembre nel TG Calabria RTC alle ore 20,30-22,30-23,30. Ai nostri microfoni Fabio Pugliese dell’associazione “Basta vittime sulla 106” e Raffaele Mercurio del Forum delle associazioni cropanesi.