CATANZARO. Primo suono della campanella in Calabria con la riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’autonomia scolastica ha permesso di gestire in maniera diversa l’avvio, con qualche istituto che ha anticipato l’avvio delle lezioni alla giornata del 12 settembre, ma la data principale e ufficiale è quella di ieri. Non si segnalano particolari criticità, anche se sotto la lente di ingrandimento ci sono decine e decine di istituti (circa il 90%) considerati “a rischio” a causa della mancata certificazione di agibilità. Scuole su cui si concentra l’attenzione degli enti locali, e non solo, nel tentativo di individuare le azioni da intraprendere per la messa in sicurezza. A Catanzaro è stato il traffico a causare i maggiori disagi. Un imponente ingorgo ha paralizzato tutto il centro cittadino, dove insistono la maggior parte delle scuole superiori secondarie. Una criticità aumentata dalla chiusura al traffico, per i mezzi pesanti, del viadotto Morandi – Bisantis, interessato da importanti lavori di manutenzione e messa in sicurezza. Disagi anche in alcuni piccoli centri, soprattutto per le carenze strutturali, ma anche per qualche problema relativo al completamento delle piante organiche dei docenti. E problemi si registrano, anche, per il trasporto degli alunni disabili. Complessivamente, sono 275.748 gli alunni coinvolti nella riapertura delle scuole calabresi, suddivisi in 14.797 classi. Tra loro, 7.778 sono gli studenti con disabilità. “In Calabria otto scuole su 10 non sono sicure e rappresentano un potenziale pericolo per studenti e personale scolastico. Lo denuncia il Codacons, che lancia una iniziativa a tutela delle famiglie calabresi: sarà pubblicato, sul sito www.codacons.it, un modulo attraverso il quale i genitori “possono diffidare presidi, enti locali e istituzioni competenti a mettere in sicurezza le scuole frequentate dai propri figli, riservandosi azioni legali qualora non siano adottate le necessarie misure per garantire la sicurezza degli studenti”. “In base agli ultimi dati disponibili, più dell’80% delle scuole ubicate in Calabria – afferma il vicepresidente dell’associazione, Francesco Di Lieto – non dispone del certificato anti-sisma. Il Certificato di agibilità/abitabilità manca nel 93% delle strutture, mentre il 91% delle scuole non dispone del Certificato di collaudo statico. Il 65% degli edifici scolastici ha tra i 40 e i 50 anni e richiede interventi urgenti di manutenzione. Di fronte a questi allarmanti dati, abbiamo chiesto ai presidi di non aprire gli istituti che presentano criticità tali da mettere a rischio l’incolumità di studenti e insegnanti, perché in caso di incidenti con danni a persone e cose saranno chiamati a risponderne direttamente”.