A Polistena in 300 per i campi di Libera contro la ‘ndrangheta

A Polistena in 300 per i campi di Libera contro la ‘ndrangheta

POLISTENA. Hanno preso il via a Polistena i campi di volontariato e formazione sui beni confiscati alle mafie nell’ambito della campagna nazionale “E!state Liberi!”, promossa dall’associazione Libera. “Più di 300 volontari, studenti, giovani e adulti – è detto in un comunicato – parteciperanno ad undici settimane di formazione, fino al 7 settembre, nella cooperativa sociale ‘Valle del Marro Libera Terrà che opera nella Piana di Gioia Tauro, in un’esperienza unica di impegno civile su terreni e sui beni che una volta appartenevano ai boss della ‘ndrangheta. Gruppi formali e singoli che ad un’estate vacanziera e spensierata preferiscono un’estate vissuta all’insegna della corresponsabilità, della memoria e dell’impegno contro le mafie e la corruzione”. Il primo gruppo arrivato sui campi di Polistena, è formato da due associazioni – la Sergio Zavatta Onlus e l’associazione Alternoteca – che si occupano di Centri giovani nel Riminese. Nelle settimane successive arriveranno gruppi provenienti d Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Liguria e Campania. “I campi di ‘E!state Liberi! 2015’ – riporta ancora il comunicato – sono resi possibili sul territorio grazie al sostegno del Comune di Polistena, della Parrocchia S. Marina Vergine con tutte le sue realtà, e dell’associazione di volontariato ‘Il Samaritanò. Anche quest’anno, per tutto il mese di luglio, l’iniziativa registrerà a Polistena la partecipazione dello Spi-Cgil nazionale, di Calabria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e della Flai-Cgil nazionale e calabrese, nonché di Cgil Calabria e Lombardia. “L’attività dei campi di volontariato – è detto ancora nel comunicato – si svolge su vari momenti, tra i quali spicca l’attività formativa, basata soprattutto su testimonianze di vita vissuta e d’impegno professionale e umano contro le mafie: testimonianze capaci di iniettare fiducia nel cambiamento, di scuotere le coscienze. I volontari incontreranno e si confronteranno con il Referente di Libera don Pino Demasi, con magistrati e rappresentanti delle orze dell’ordine, giornalisti e scrittori, testimoni di giustizia, operatori di Emergency e rappresentanti del sindacato. Il mercoledì di ogni settimana è dedicato all’incontro con i familiari di vittime di mafia: un giornata concentrata sul dovere della memoria, vera spina dorsale di ogni impegno antimafia. I volontari parteciperanno ad un’esperienza multiforme, fatta di condivisione del lavoro, studio, socialità, creatività. Sui beni che una volta erano strumento e simbolo del potere ‘ndranghetista e del suo modo di soggiogare il territorio, i giovani diventeranno “protagonisti” con il loro essere informati e consapevoli del fenomeno mafioso, con il loro “mettersi in gioco” attraverso un impegno concreto di responsabilità e condivisione”. “I campi di volontariato sui beni confiscati – afferma Domenico Fazzari, presidente della Valle del Marro – Libera Terra – sono un modo per trasformare la vacanza in un “esserci” fatto di autenticità e determinazione. Sono un modo per costruire cittadinanza che genera bene comune e sano protagonismo nella lotta per il cambiamento”.

 

 

desk desk