Acqua, Parentela e Ferrara: “Arpacal consegni dati inquinamento”

CATANZARO. Il deputato di M5s Paolo Parentela e l’europarlamentare del movimento Laura Ferrata intervengono con due distinte dichiarazioni sulle problematiche legate alla contaminazione delle acque da pesticidi ed erbicidi. “Governo e Regione – dice Parentela intervenuto sul tema alla Camera – sollecitino Arpacal a comunicare i dati relativi alla contaminazione delle nostre acque da pesticidi ed erbicidi. Sono due anni consecutivi che la Calabria è una delle regioni che manca all’appello nel rapporto dell’Ispra sulla contaminazione delle acque, che anche quest’anno denuncia una presenza di pesticidi nel 63,9% dei laghi e dei fiumi italiani e in un terzo delle acque sotterranee, anche profonde. Una mancanza inspiegabile sia per i molteplici rischi per la nostra salute, sia per il fatto che l’anno scorso ho interessato il Ministro dell’Ambiente con un’interrogazione in cui ho richiesto di sollecitare l’Arpacal a fornire i dati. Quest’anno oltre a presentare altri atti di sindacato ispettivo al governo, ho scritto ad Oliverio, ma ad oggi manca sia la risposta del governatore che i dati sull’inquinamento. Con i colleghi M5S che lavorano con me in Commissione agricoltura ed in commissione ambiente, per garantire qualità e trasparenza alle nostre acque – prosegue Parentela – abbiamo portato all’attenzione del parlamento una proposta di legge e denunciato la grave mancanza dell’Arpacal e dell’Arpa di altre quattro regioni, che hanno disatteso il dovere di comunicare all’Ispra i dati come previsto dal decreto ministeriale 35 del 22 gennaio 2014. Per Laura Ferrara, promotrice di un progetto di monitoraggio ambientale sulle acque, “con Punto Zero Acqua ci stiamo sostituendo alle istituzioni, portando avanti una serie di campionamenti in zone a rischio inquinamento. Nel primo ciclo di prelievi – sostiene l’europarlamentare – i dati si sono rivelati oltre i limiti consentiti dalla legge, nelle acque della zona industriale di Rende e nel fiume Crati. In questi giorni altri campioni sono stati prelevati nel fiume Campagnano a Castrolibero, ancora nelle acque del Crati all’altezza del Comune di Luzzi e nell’Esaro in provincia di Crotone. Nel frattempo non ci fermiamo qui: la Calabria non può aspettare i tempi biblici di questa amministrazione regionale e già nella prossima settimana effettueremo campionamenti nelle altre province calabresi”.