Adozioni: nella nostra regione sono 1.268 quelle internazionali (Video RTC)
CATANZARO. In Calabria sono 1268 le adozioni internazionali. Il dato è emerso dal seminario “L’inclusione è scuola: il punto di vista degli alunni adottati”, organizzato dal Servizio adozioni della Regione Calabria in collaborazione con l’Arai (l’agenzia regionale piemontese che si occupa di adozioni internazionali) che si è svolto stamane nella Sala blu della Cittadella regionale a Catanzaro. Il seminario, rivolto ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, ai referenti dell’inclusione e agli operatori dei servizi territoriali calabresi, ha visto partecipare anche le famiglie adottive della Calabria. Durante i lavori, introdotti e moderati da Rosalba Barone, dirigente del settore Politiche sociali, assistenziali, inclusive e familiari della Regione, sono intervenuti, tra gli altri, Franco Pacenza, delegato alla sanità della Regione Calabria; Cinzia Fabrocini, Psicopedagogista dell’Arai – Regione Piemonte e Calabria e Maria Carmela Siclari, Referente regionale per l’inclusione Urs. Il dibattito si è arricchito delle testimonianze di chi ha vissuto l’esperienza dell’adozione, dei tecnici del settore scolastico e dell’inclusione e degli operatori dei servizi territoriali. “La Regione Calabria – ha spiegato in apertura la dirigente Rosalba Barone – è tra le poche regioni in Italia ad assistere direttamente le famiglie coinvolte nelle adozioni internazionali. Da tre anni abbiamo siglato una convenzione con la Regione Piemonte che ci consente di avere il supporto dell’Arai, l’Agenzia regionale piemontese che si occupa di adozioni internazionali. Questo significa che i genitori calabresi che intendono adottare un bambino straniero non devono necessariamente rivolgersi ad associazioni private, ma hanno una maggiore garanzia sulla trasparenza e la celerità delle procedure. Inoltre, nella Cittadella regionale, abbiamo un ufficio specifico per le adozioni internazionali dove lavorano due professioniste, le dottoresse Francesca Sammarro e Giuseppina Saccà, che seguono le varie fasi delle adozioni, dall’inizio al dopo. Un supporto e un monitoraggio costante che aiuta concretamente le famiglie calabresi”. Secondo il delegato alle politiche sanitarie della Presidenza, Franco Pacenza, “la Regione Calabria sta svolgendo la propria parte riguardo a un fenomeno di grande complessità e sensibilità come quello delle adozioni internazionali”.