La “Dulbecco” di Catanzaro tra le migliori cardiochirurgie d’Italia
“Il sistema sanitario si è lasciato alle spalle gli effetti della pandemia”, diminuisce il divario tra Nord e Sud, mentre Calabria e Sicilia, per anni maglia nera “fanno un balzo in avanti” dal punto di vista del miglioramento dell’assistenza ai pazienti. Lo ha detto Domenico Mantoan, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), commentando, a margine della presentazione nella sede del Cnel, i risultati del Programma nazionale esiti. I dati mostrano che il livello di attività ospedaliera “sta tornando all’epoca pre Covid e finalmente il sistema è riuscito a ripartire, lasciandosi alle spalle il triennio 2020-2022. Abbiamo eccellenze al Nord e iniziano a esserci eccellenze anche al Sud. Ci sono ospedali che non funzionano al Nord e altri che non funzionano al Sud. Quindi sta diminuendo il divario”, ha detto Mantoan. “La grande sorpresa – ha precisato – è la Calabria che è stata per anni maglia nera nel garantire i Livelli essenziali di assistenza e non lo è più: ha fatto notevoli balzi in avanti e addirittura ci sono ospedali con reparti di buona sanità. Questo credo sia anche merito del commissario Occhiuto e della sua squadra”. “Un’altra regione che ha fatto un buon balzo in avanti – ha aggiunto Mantoan – è la Sicilia: si vede che l’impegno profuso sta dando i suoi risultati”. L’altro dato che emerge dai risultati del Programma Nazionale esiti, ha concluso il direttore di Agenas, è che “l’autonomia regionale non è sinonimo di efficienza”. La velocità nell’intervento in molte aree mediche, evidenzia il Programma nazionale Esiti pubblicato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, è spesso sintomo di maggior possibilità di sopravvivenza e minori complicanze. Secondo il report Agenas, l’ospedale di Paola, in provincia di Cosenza, è tra quelli che vedono un miglioramento, nel 2023, rispetto alla tempestività dell’intervento chirurgico per questa frattura. L’angioplastica coronarica con impianto di Stent eseguita entro 90 minuti dall’arrivo in ospedale, mostra valori positivi (ovvero viene effettuata in almeno il 60% dei pazienti che ne hanno bisogno) negli ultimi tre anni in 35 strutture, tra cui l’Azienda ospedaliera “Dulbecco” di Catanzaro. Per l’impianto del bypass aorto-coronarico, la “Dulbecco” di Catanzaro è tra le 18 strutture che vantano un volume maggiore di casi. La cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro si conferma tra le 35 strutture ospedaliere alto volume che, nel proprio settore, hanno raggiunto valori uguali o superiori al 60% previsto dal Dm 70/2015 nel 2023 e nei 3 anni precedenti.