Agricoltura: a Crotone uno sportello per il sociale
CROTONE. La Coop Bioagrizoo ha inaugurato nella casa degli agricoltori, in località Passovecchio, a Crotone, uno sportello per promuovere l’agricoltura sociale avvalendosi della collaborazione di personale competente (psicologi, assistenti sociali, responsabili di cooperative sociali, ricercatori, insegnanti, imprenditori agricoli) per capire insieme come rispondere ai bisogni del territorio attraverso dei servizi sociali innovativi da realizzare nelle aziende agricole. “L’agricoltura sociale – spiega una nota – è un esempio di multifunzionalità, che si realizza quando l’azienda affianca alla normale produzione agricola dei servizi alla persona, intervenendo a sostegno delle fasce più deboli della popolazione (soggetti con disabilità fisiche e psichiche, con problemi di dipendenze, detenuti ed ex detenuti, giovani in difficoltà)”. Tra gli obiettivi dello sportello ci sono: l’attivazione di una rete di fattorie sociali che permetta lo scambio di esperienze tra operatori, il mondo della ricerca e policy-maker anche attraverso l’attivazione di metodologie partecipative tra tutti i soggetti coinvolti; la creazione di nuove forme di collaborazione, ricerca e sperimentazione per favorire lo sviluppo sostenibile nelle aree rurali; la realizzazione di circuiti commerciali di prodotti agricoli a “valenza sociale”; la nascita di nuove forme di welfare che valorizzino le specificità e le risorse delle aree rurali attraverso l’attivazione di percorsi culturali, terapeutici, educativi e assistenziali che si integrino con l’attività produttiva agricola; lo scambio di “buone prassi” tra gli operatori agricoli, le istituzioni, le scuole e le famiglie dei territori coinvolti; il rafforzamento dei valori di solidarietà, reciprocità e mutuo aiuto, nonchè del patrimonio storico, architettonico, culturale e creativo del mondo rurale; la promozione di collaborazioni tra imprese agricole, soggetti del terzo settore e istituzioni pubbliche per migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale dei soggetti svantaggiati. A fine maggio, spiega il comunicato, “inizieranno degli educational tour cioè delle giornate di studio/lavoro in cui le persone svantaggiate ed i loro accompagnatori saranno ospitati presso delle fattorie in modo di vivere la quotidianità della fattoria svolgendo tutte le attività ad essa connesse e caratteristiche della struttura ospitante, come ad esempio: il coinvolgimento nella produzione (confetture, ortaggi, formaggi, etc.), l’organizzazione di laboratori ludici e formativi, l’organizzazione di percorsi specifici di “pet therapy”: onoterapia, ippoterapia, etc., l’organizzazione di programmi sportivi. L’agricoltura sociale – è infine scritto – può rappresentare concretamente un’occasione in grado di rafforzare la rete dei servizi sociali nelle aree rurali, puntando sull’integrazione e l’inclusione sociale, attraverso percorsi socio-riabilitativi, educativi e formativi”.