Al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme in scena la commedia ‘La casa chiusa’ della Compagnia ‘La banda degli onesti’ di Altamura
Nuovo appuntamento con la rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, promossa e organizzata dall’associazione “I Vacantusi”. Sabato 17 Gennaio alle ore 20.45 al Teatro Grandinetti andrà in scena con la commedia in dialetto pugliese “La casa chiusa”, che sarà interpretata dagli attori della compagnia “La banda degli onesti” di Altamura (Bari), nell’ambito della quarta edizione della rassegna diretta da Nicola Morelli e Walter Vasta. Una commedia in due atti esilarante, scritta e diretta dal regista Silvano Picerno, che ha ottenuto in poco tempo 10 premi: migliore spettacolo e maggior gradimento del pubblico al XIV Festival di Teatro ad Arezzo, migliore spettacolo e miglior attore non protagonista al X Festival “Sipario Aperto” a Paestum, maggiore gradimento del pubblico e miglior attrice protagonista al Festival del teatro Skenè a Frattamaggiore, miglior attrice alla I Rassegna “Sarà.. teatro” a Castrovillari, menzione speciale alla I Rassegna “Sarà.. teatro” a Castrovillari, secondo posto assoluto alla Rassegna “Sipario d’Argento” a Rossano e miglior attrice protagonista alla Rassegna “Amattori” a Gravina di Puglia. La trama è esilarante. Cosa succede se si apre una “casa chiusa” nella dimora di un prete? È ciò che accade in questa divertente pièce, i cui protagonisti sono due fratelli: un delinquente ed un sacerdote. Quest’ultimo è costretto ad ospitare in casa sua una prostituta, accettando i ricatti del fratello che, a sua volta, è alla mercé di un grosso boss mafioso, suo complice in una rapina in banca. Ne scaturisce una situazione paradossale che determina una serie di momenti esilaranti, conditi da episodi anche drammatici, in cui vengono denunciate “sottovoce” problematiche di grande attualità. E’ la commedia del rovesciamento delle parti: il bene e il male, il morale e l’immorale, la legge divina e quella umana, con continue mescolanze e mutamenti di sorta. E’ la commedia degli argomenti scomodi: prostituzione e Chiesa, affrontandoli dall’interno, senza ipocrisie e condizionamenti. E’ la commedia della ridicolizzazione delle “divise”, intese seguendo la filosofia di Totò, ossia quella della divisione dell’umanità in “uomini e caporali”. La casa chiusa è un testo brillante che affronta temi scottanti con leggerezza e brio, lasciando lo spettatore libero di riflettere e giudicare. Gli interpreti della commedia sono: Silvano Picerno, Giorgio Zuccaro, Leo Coviello, Franco Laico, Antonella Macella e Manuela Coluccino. Silvano Picerno, autore teatrale e cabarettistico, esordisce nella scrittura di brevi testi in vernacolo come “Mimì concorrente” e “Al mercato”. Nel 1999, in occasione del Bicentenario della Repubblica Partenopea, scrive “Fame di libertà”, sicuramente il primo testo teatrale più riuscito e maturo, che si rifà, nella struttura e nel ritmo narrativo, alla scuola eduardiana. Di grande spessore storico e morale, riesce a coniugare anche una spiccata ilarità, che fa scorrere veloce il testo fino al tragico epilogo. Il testo è segnalato anche nell’annuario del 2000 della SIAE “Teatro in Italia”, quale novità dell’anno ed è stato rappresentato più volte, persino in Francia, al Festival Internazionale di Teatro Amatoriale a Saint Leger du Bourg Denis. Altri testi di cabaret scritti da Silvano Picerno sono: CalliFogna Dream Men, Le ragazze di Piazza Foggiali, Nel nome di Silvano, Uno spot da sogno e Il latin lover. Nel 2000 scrive persino una sit-com in nove puntate dal titolo “Casa Loporcaro”, realizzata e messa in onda su Canale 2 Tv. Nel 2006 trae una versione teatrale di “Letto a tre piazze” dall’omonimo film di Steno. Il 2007 vede la nascita il suo testo migliore: “La casa chiusa”, messo in scena a Gennaio 2008, che ha ricevuto diversi riconoscimenti, con oltre 70 repliche all’attivo.