Anci, i sindaci di Catanzaro, Reggio, Cosenza e Crotone propongono una sorta di “governo ombra”
Le prime dichiarazioni rese dalla presidente di Anci Calabria Succurro non fanno che aumentare la nostra preoccupazione per un’elezione che sempre di più si è rivelata come una prova muscolare da parte nemmeno di uno schieramento, quando di un singolo partito e forse di una singola corrente. Rispondendo ai giornalisti, la presidente Succurro ha detto che il compito dell’Anci è “stare al fianco della Regione nel confronto con il Governo” -e questo potrebbe essere un lapsus freudiano- ma soprattutto ha espresso una non-posizione sulla questione dell’autonomia differenziata, dimenticando che questa è una battaglia irrinunciabile della quasi totalità dei Comuni del Mezzogiorno e della stessa Anci nazionale”. Lo affermano, in una nota, i sindaci di Catanzaro (Nicola Fiorita); Reggio Calabria (Paolo Brunetti); Cosenza (Franz Caruso), e Crotone (Vincenzo Voce), “Pessimo esordio, davvero, -continuano- per una Presidente che già si dichiara allineata alla Presidenza della Regione e senza le idee sufficientemente chiare sull’autonomia differenziata. I Sindaci dei Capoluoghi di Provincia ritengono indispensabile organizzarsi in un coordinamento politico, da estendere a tutti i sindaci dei grandi Centri, con un duplice scopo: da un lato, supplire al deficit di autonomia che la stessa Presidente Succurro ha candidamente confessato, incalzando la Regione sui grandi temi che riguardano il sistema dei Comuni, senza inchini e senza timori riverenziali; dall’altro, svolgere un’azione di vigilanza e controllo per evitare, come purtroppo temiamo, che l’Anci Calabria -concludono- diventi solo un’appendice politica di un singolo partito, cosa assolutamente mai verificatisi nella storia dell’associazione”.