Anci, Michele Drosi rieletto coordinatore regionale per i Piccoli Comuni
CATANZARO. Il sindaco di Satriano Michele Drosi è stato riconfermato coordinatore regionale di Anci – Piccoli Comuni. Drosi è stato eletto dall’assemblea regionale convocata dal presidente di Anci Calabria Peppino Vallone alla presenza del coordinatore nazionale dei Piccoli Comuni, Massimo Castelli. Michele Drosi, nel suo intervento dopo l’elezione e le votazioni per il rinnovo della Consulta regionale dei Piccoli Comuni, ha rivolto “un appello al Parlamento e al Governo perché mettano mano ognuno per le proprie competenze dando vita ad una legislazione che riconosca il ruolo dei comuni, ma non a chiacchiere, dando loro la possibilità di assicurare servizi ai cittadini ed alle proprie comunità. Oggi i comuni vivono un momento di grave difficoltà ed è sempre più complicato dare risposte alle comunità amministrate. Da un pò di anni – ha detto ancora Drosi – sulle spalle dei comuni ricadono nuovi compiti e responsabilità, cui fanno da contraltare continui tagli ai trasferimenti e il blocco delle assunzioni. Ecco perché il Parlamento e il Governo nazionale devono intervenire per semplificare la vita agli enti locali, eliminando, per esempio, il “patto di stabilità” per i comuni fino a 5.000 abitanti e facendosi carico delle spese degli uffici giudiziari”. “È paradossale, infatti – ha sostenuto ancora Drosi – che Roma chiude gli uffici e dice ai comuni di tenerli aperti a spese proprie. Ma non sono il Governo nazionale e i governi locali articolazioni dello stesso Stato?”. Drosi, poi, si dice favorevole all’introduzione di “meccanismi di virtuosità, riconoscendo una peculiarità ai comuni che rispettano le scadenze e le procedure. È fondamentale, infine, l’autonomia dei comuni, ma è altrettanto importante perseguire modelli di gestione associata che consentano una migliore gestione dei servizi e anche la possibilità di risparmiare. Su tutta questa materia, nei prossimi giorni, l’Anci promuoverà un seminario di approfondimento promuovere iniziative volte a modificare l’attuale normativa che non sempre è rispondente alle esigenze dei comuni”.
