Baker Hughes, Unindustria Calabria e Assindustria Cosenza: “Vicenda che penalizza la Calabria e i giovani”
“La decisione di Baker Huges di rinunciare all’investimento nell’area portuale di Corigliano-Rossano è fonte di profondo rammarico. Da anni, Unindustria lavora al fianco delle istituzioni locali, regionali e nazionali perché si costruiscano le migliori condizioni di contesto possibili affinché la Calabria sia terra capace di attrarre investimenti provenienti soprattutto da oltre i confini regionali: la rinuncia di Baker Hughes mina alla base questo lungo lavoro”. È quanto afferma Aldo Ferrara, presidente di Unindustria dopo la decisione dell’azienda che in Italia opera principalmente attraverso la società Nuovo Pignone, di rinunciare “al rilascio della concessione per la costruzione di un sito industriale nel porto di Corigliano-Rossano”. Ferrara, riportando anche la sintesi del pensiero del Comitato di presidenza degli industriali calabresi di cui fanno Natale Mazzuca, vicepresidente nazionale di Confindustria e i presidenti delle articolazioni territoriali aggiunge che “pur senza entrare nel merito burocratico-amministrativo della questione e senza farci trascinare nella bagarre politica ad essa connessa duole rilevare come, in un colpo solo, la Calabria abbia perso una triplice, importante opportunità per il suo sviluppo industriale, sociale ed economico. C’erano le ricadute positive dirette, quelle legate alle centinaia di posti di lavoro che l’investimento avrebbe prodotto e che avrebbero visto giovani calabresi trovare il proprio futuro nella propria terra. A queste si sarebbero aggiunte le ricadute positive indirette: la presenza di una multinazionale così importante avrebbe stimolato la nascita di un ecosistema di imprese necessarie alle forniture di prodotti e servizi connessi, con una potenziale creazione di altre centinaia di posti di lavoro. E c’era l’effetto positivo sull’immagine della nostra regione all’esterno: da tempo sosteniamo che senza investimenti privati per progetti sostenibili, lo sviluppo di medio-lungo periodo è una chimera”. Sulla vicenda interviene anche il presidente di Confindustria Cosenza, la provincia di più interessata all’investimento che era previsto a Corigliano. “I reiterati comportamenti ostruzionistici che hanno provocato l’annuncio di Baker Hughes di abbandonare il progetto di investimento nel porto di Corigliano Rossano, aggiungono una nuova pesante pagina al lungo capitolo delle occasioni perdute per il territorio della sibaritide, della provincia di Cosenza e della Calabria”, afferma il presidente Giovan Battista Perciaccante. “L’antico vezzo del no a prescindere che sottende una atavica paura verso tutto ciò che è nuovo -aggiunge Perciaccante- sta segnando in negativo anche questa stagione che pure sembrava aprirsi con aspettative positive, privando tanti giovani di una prospettiva di lavoro gratificante con la certezza di importanti ricadute sul territorio”.