Sit-in dei sindacati davanti alla Prefettura di Catanzaro: “Più controlli e più sicurezza sul lavoro”
Più sicurezza e formazione ma anche aumento dei controlli sui luoghi di lavoro e l’istituzione di una Super Procura ispettiva. Sono le richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil e che, anche a Catanzaro, sono state ribadite nel corso di un incontro con il prefetto del capoluogo calabrese Enrico Ricci a conclusione di un presidio unitario indetto per richiamare l’attenzione su un’emergenza che investe cantieri, fabbriche, aziende e che, secondo i sindacati, rappresenta solo la punta di un iceberg. In piazza, tra gli altri, c’erano i segretari generali regionali della Cgil Angelo Sposato e della Uil Santo Biondo e il segretario generale territoriale della Cisl Salvatore Mancuso. “Qui oggi vogliamo dire -ha sostenuto Biondo- che sulle morti e sugli incidenti sul lavoro non è più possibile fare parole. Servono fatti è chi deve fare i fatti è la politica, perché la politica fa le leggi. Una politica -ha aggiunto- che è completamente assente e sta legiferando poco e male sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Al governo nazionale chiediamo che cominci ad intervenire con un programma che vada a stringere le scarpe a quelle imprese che non fanno sicurezza. Diciamo che serve rafforzare la macchina ispettiva dello Stato e servono più ispezioni e più sanzioni così come serve una Procura Speciale per perseguire i reati perché molte volte abbiamo a che fare con omicidi sul lavoro che rimangono senza giustizia. “Perché il presidente della Regione, il Consiglio regionale, i gruppi politici non mettono su una commissione per contrastare il lavoro sommerso e irregolare e intervenire sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Su questo attendiamo risposte dal presidente Occhiuto”. “Il tema delle morti sul lavoro -ha detto Sposato- non riguarda solo i luoghi e la sicurezza, è un problema di sistema dovuto soprattutto ad una carenza di interventi sulle misure di prevenzione anche da parte delle imprese. Al prefetto chiederemo di fare in modo che si attenzionino tutte le forze dell’ordine per fare un’indagine a tappeto sui lavori pubblici e sui subappalti ma anche sulle imprese private perché riteniamo che ci sia anche una disattenzione del mondo delle imprese che devono fare molto di più rispetto a quello che stanno facendo oggi. C’è un tema di responsabilità sociale da parte delle imprese in materia di sicurezza e noi chiediamo più controlli e più prevenzione. Una situazione aggravata dalle scelte attuate dal Governo con il sistema dei subappalti a cascata che ha incrementato il pericolo delle morti sul lavoro. Serve una Super Procura ispettiva rispetto al controllo e anche la cosiddetta patente a punti per le imprese penalizzandole qualora avessero avuto disattenzioni sulla sicurezza”.
Il Pd “Non è più possibile sottovalutare il problema”
“La sicurezza nei luoghi di lavoro sia una priorità del governo Meloni, che ha il dovere di intervenire nell’immediato con nuove norme e apposite risorse. Per quanto di competenza, pure l’esecutivo regionale deve fare al più presto la sua parte, al fine di evitare che ci siano altre morti bianche e di tutelare le famiglie calabresi, già molto colpite da inaccettabili tragedie sul lavoro e, in parallelo, dall’aumento del costo della vita, dalla precarietà esistenziale e dalla nuova, continua emigrazione”. E’ quanto si legge in una nota del Partito democratico della Calabria, che esprime “vicinanza e sostegno a tutti i lavoratori come ai sindacati e manifestanti che sull’emergenza in questione chiedono a gran voce interventi concreti, da ultimo con un sit-in davanti alla Prefettura di Catanzaro”. “Non è più possibile -sostengono i dem calabresi- ignorare o sottovalutare il problema delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e non assumersi la responsabilità di affrontarlo in maniera tempestiva ed adeguata. Il lavoro è il fondamento costituzionale della Repubblica italiana. Allora continueremo -concludono- a dare battaglia nelle piazze e nelle sedi istituzionali, a partire dal Parlamento, per scuotere la coscienza del governo nazionale e spingerlo ad agire”.
Il sindaco di Catanzaro: “Le istituzioni facciano la loro parte”
“L’Amministrazione comunale di Catanzaro è stata presenteal sit-in organizzato da Cgil, Cisl e Uil per chiedere sicurezza sul lavoro e denunciare, una volta di più, la vera e propria strage di lavoratori che ogni anno si consuma nel Paese. A portare solidarietà e vicinanza dell’ente c’erano il sindaco Nicola Fiorita con la vice sindaca Giusy Iemma e il presidente del consiglio comunale Gianmichele Bosco”. “Le istituzioni devono prendere una posizione forte e decisa -è scritto in una nota del Comune- perché più di mille morti all’anno, negli ultimi vent’anni, sono numeri da catastrofe naturale che nulla possono avere a che fare con la fatalità. Sono numeri che affondano le loro radici dentro cause ben individuabili e che di fatale hanno ben poco. Sciatteria, sottovalutazione dei rischi, mancanza di una cultura della sicurezza, rapacità dei datori di lavoro, inefficienza del sistema dei controlli. C’è almeno un pizzico dell’uno o dell’altro ingrediente in ogni morte sul lavoro, quando non li si trova addirittura tutti insieme presenti, a determinare la fine di una vita. Tutto ciò non è tollerabile oltre, è stato fin troppo tollerato ed è per questo che il ruolo delle istituzioni diventa dirimente se davvero si vuole invertire la tendenza. Ciascuno in questa battaglia ha un ruolo da giocare, sapendo che il quadro normativo può anche essere implementato ma che insieme occorre una capacità di controllo, prevenzione e repressione delle violazioni di legge, che oggi sembra essere lontana dai livelli ottimali”.