Il gruppo regionale del Pd protesta: “Ennesima legge omnibus”
“L’ennesimo provvedimento di cosiddetta manutenzione legislativa arrivato in Aula in questa legislatura dovrebbe suscitare un certo imbarazzo non solo tra le fila della minoranza, ma anche tra quelle della maggioranza”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pd alla Regione Domenico Bevacqua in relazione “all’ennesimo provvedimento omnibus -precisa- che il centrodestra ha fatto arrivare in Consiglio all’ultimo istante”. “Mai la qualità del processo legislativo -sostiene Bevacqua- è stata così bassa nella storia del regionalismo e le manutenzioni legislative si susseguono ormai con una cadenza talmente ravvicinata da umiliare la dignità del Consiglio. Nella seduta di lunedì si è proceduto alla correzione di ben 9 leggi del 2023, leggi approvate solo pochi mesi fa e già necessitanti di correzioni sostanziali. Incredibili le manchevolezze che si vanno a sanare della riforma dei Consorzi di bonifica ed è inutile ricordare quanto abbiamo insistito a suo tempo per indurre l’attuale maggioranza ad aprire un dibattito serio in materia e, invece, si è arrivati addirittura a porre la fiducia pur di azzerare qualsiasi discussione. Adesso scopriamo che, addirittura, ci si era dimenticati di specificare le coperture finanziarie per qualcosa come 14 milioni che il centrodestra ha definito come un refuso”. “Almeno la maggioranza – sottolinea il capogruppo dem in Consiglio regionale – avrebbe dovuto dichiarare l’errore e l’umiltà di ammettere la necessità di una correzione, probabilmente richiesta successivamente all’approvazione dai rappresentanti dei Consorzi. E la situazione peggiora se si passano in esame le altre modifiche proposte all’Aula. Sul limite Isee per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. La legge relativa ai cosiddetti ‘Cammini di Calabria’, approvata a marzo, nel suo primo articolo, dimentica che esiste una Legge quadro del 1991 sulle aree protette, mentre la legge sulla biodiversità approvata a maggio ha dimenticato i necessari richiami alle linee guida nazionali approvate in Conferenza Stato-Regioni. E poi, il capolavoro dei capolavori: una legge di manutenzione che cancella articoli di una legge di manutenzione approvata a maggio scorso (la 24 del 26 maggio 2023)”. Una situazione allarmante, già trapelata anche a Roma. L’invito del gruppo del Pd, pertanto, è quello di procedere -conclude Bevacqua- a una valutazione migliore di ciò che produciamo e di impiegare il tempo necessario nell’esame dei testi di legge, senza una fretta inspiegabile che spesso diventa superficialità”.