Calcio serie B, Sampdoria-Catanzaro 3-3: partita pazzesca e rocambolesca e Iemmello spaziale: tripletta. Espulso Pompetti
di Manuel Soluri – RTC Sport
Una gara carica di fascino e suggestione per il blasone delle due contendenti, una sfida pazza, intensa e rocambolesca. Sampdoria-Catanzaro certamente non annoia gli oltre 22mila che hanno assiepato gli spalti del Luigi Ferraris di Genova in un pomeriggio freddo ma gradevole. Contesa peraltro in un clima molto amichevole per gli ottimi rapporti tra le due tifoserie. Catanzaresi arrivati in massa, 1.600 unità e tifo rumoroso e colorato, ennesimo esodo dalla Calabria e dalle regioni del centronord per sostenere gli uomini di Fabio Caserta. La Samp è fortemente incerottata, ben sei assenze tra cui in attacco sia Coda che Borini. Gioca unica punta La Gumina che alla fine deluderà ancora. Dietro di lui Gennaro Tutino. Mister Caserta con un’unica novità rispetto alla gara con il Mantova: torna dall’inizio il play Petriccione, il greco Koutsoupias si accomoda in panchina. La prima parte di gara è equilibrata, la Samp è tonica ma non brillante; il Catanzaro gestisce senza problemi e prova anche a colpire. E in effetti costruisce due pallegol con l’agile Seck che svaria molto e si accentra da destra, e con Iemmello che in un’occasione scivola e sciupa. Nella Samp bene il mobile Sekulov mentre Tutino spazia ma non trova la giocata giusta. Per i doriani scarseggiano i corridoi per l’impalpabile La Gumina che rimane un oggetto invisibile e misterioso, sovrastato dal mastino Scognamillo. Ad ogni modo al 42′ da un’incursione a destra la palla spiove nel cuore dell’area di rigore calabrese dove irrompe il lesto Sekulov che spedisce in rete con prontezza, vantaggio genovese all’intervallo probabilmente oltre i meriti. Dopo la ripresa il Catanzaro graffia subito. Bonini trova Iemmello che non lascia scampo all’incerto Silvestri, il peggiore dei suoi assieme a La Gumina. Da questo momento sarà una sequela di colpi di scena senza tregua. Al 56′ corer Samp, stacco di testa di Tutino, la palla schizza sul braccio di Bonini e dopo il consulto al var l’arbitro Tremolada assegna un generoso rigore ai padroni di casa. Tutino ringrazia e trasforma il penalty spiazzando Pigliacelli. Passano meno di dieci minuti e il nuovo entrato Buso cade in area dopo un ruvido contrasto. Anche stavolta è generoso il rigore e anche stavolta è impeccabile la trasformazione. Iemmello è addirittura esagerato, realizzando con un pregevole cucchiaio, segnale della sicurezza e della tranquillità con cui gioca un autentico fuoriclasse per la categoria. L’ascesa del Catanzaro ora diviene incontenibile. Dopo soli 3 minuti cross teso da sinistra di Pompetti ancora per il capitano che gira prontamente da bomber di razza e mette a referto la sua terza rete d’autore, complice ancora un Silvestri imbarazzante che si tuffa in ritardo. Il bomber è una sentenza e il sorpasso è servito ma sul Catanzaro si abbatte la tegola dell’espulsione di Pompetti (doppio giallo) al 79′. Il clichè della gara diviene ovviamente forcing Samp e Catanzaro a difesa dell’esiguo vantaggio. Che regge esattamente fino al 90′ quando la zampata del giovane Leonardi, entrato per l’inguardabile La Gumina, fissa il punteggio sul 3 a 3 finale. Negli istanti di recupero la Samp sfiora anche l’impresa con Tutino che fallisce una comoda deviazione sotto porta che sarebbe valso il 4 a 3. Al Catanzaro rimane il rammarico della vittoria che sfuma, anche a causa dell’espulsione, ma rimane un’ottima prestazione. Per la Sampdoria quasi tutto da dimenticare, la delusione della tifoseria si fa sentire con fischi sonori all’indirizzo della squadra dopo il fischio finale. La panchina di Sottil è fortemente a rischio.