Carcere e formazione: si chiude l’anno scolastico nella sezione carceraria dell’IIS “V. Emanuele-B. Chimirri” di Catanzaro tra pane, lievito e riscatto

CATANZARO /Si è concluso un altro anno scolastico nella sezione carceraria dell’IIS “V. Emanuele II – B. Chimirri” di Catanzaro, che opera all’interno dell’Istituto Penitenziario “Ugo Caridi”. Protagonisti sono stati gli allievi dell’indirizzo Alberghiero, impegnati nel progetto formativo PNRR Arte Bianca – Ready steady go, che è andato ben oltre l’apprendimento tecnico: un vero strumento di riscatto sociale, attraverso cui l’istruzione diventa veicolo di dignità, responsabilità e futuro.
La funzione sociale dell’istruzione carceraria è infatti quella di restituire centralità alla persona, offrendo ai detenuti occasioni concrete per ripensarsi, acquisire competenze e prepararsi al reinserimento nella vita civile e lavorativa. È in questo solco che si inserisce l’esperienza dell’indirizzo Alberghiero, divenuto ormai un fiore all’occhiello dell’offerta formativa del carcere catanzarese.
Quest’anno scolastico 2024/2025, con le classi RO/MS 2 periodo e 3 periodo a.s., sotto la guida esperta del professor Francesco Marinaro, il corso di cucina ha esplorato in profondità l’arte bianca, ovvero l’insieme delle tecniche legate alla panificazione, alla lavorazione delle farine e alla produzione di lievitati. Gli allievi hanno potuto misurarsi con impasti, lieviti e cotture, dando prova non solo di aver acquisito competenze tecniche ma anche di saperle applicare con creatività e passione.
A fine corso, a cura del docente Francesco Marinaro e della tutor Divina Rotella, a tutti i partecipanti è stato donato un grembiule personalizzato con il proprio nome e cognome.
«La scuola in carcere è molto più di un’opportunità formativa. È un atto di fiducia nel cambiamento», sottolinea con soddisfazione il dirigente scolastico prof.ssa Rita Elia, che da anni crede fermamente nel valore di questo progetto. Un entusiasmo condiviso anche dalla direzione dell’Istituto Penitenziario, con la direttrice, dott.ssa Patrizia Delfino, e la dott.ssa Angela Corda, sempre attente e pronte a sostenere il lavoro del corpo docente coordinato dalla prof. Gioconda Gigliotti. I rapporti sinergici tra scuola e amministrazione carceraria rappresentano un elemento fondamentale per il successo di un modello educativo che mette al centro la persona, anche dietro le sbarre.