Caso Bergamini, un mistero che si trascina da 32 anni

Caso Bergamini, un mistero che si trascina da 32 anni

E’ un giallo che dura da 32 anni quello riguardante la morte di Denis Bergamini. Per la prima volta, a Cosenza, oggi la vicenda è arrivata in tribunale. E’ l’epilogo della terza inchiesta aperta sulla morte del calciatore dal magistrato Eugenio Facciolla, allora procuratore capo a Castrovillari. Internò è accusata di essere responsabile, in concorso con ignoti, dell’omicidio del calciatore con l’aggravante dei futili motivi. Accusa che lei ha sempre rigettato. Il dramma risale alla sera del 18 novembre 1989. Fra loro un rapporto travagliato, scandito da abbandoni e ripensamenti e anche da un aborto praticato a Londra dalla giovane. I due, sull’auto del calciatore, si sarebbero fermati in una piazzola sulla strada statale 106 Jonica, nei pressi di Roseto Capo Spulico. Dunque, un luogo lontano da Cosenza, da cui provenivano, per fare una passeggiata.

Qui, all’improvviso, racconta la ex fidanzata, Denis avrebbe deciso di suicidarsi lanciandosi sotto un camion in transito. Le indagini, all’epoca, chiusero il caso come un suicidio. L’inchiesta, come emerge dagli atti, fu condotta in maniera superficiale. Forti di alcuni elementi evidenti ma allora trascurati, i parenti di Denis, con in testa la sorella gemella Donata, hanno lottato perché si continuasse a indagare. Ma le inchieste non portarono a nulla. Oltre alle evidenze già rilevate anche dalle precedenti inchieste, il corpo di Denis, che sarebbe stato trascinato per una sessantina di metri da un camion, appariva incredibilmente intatto, con ferite presenti dove invece non dovevano essercene e oggetti, come l’orologio, senza neanche un graffio. E poi i vestiti, intatti anche loro ma dati subito in pasto ad un inceneritore. Nel 2012 la seconda inchiesta. I carabinieri del Ris di Messina depositarono una perizia secondo la quale, quando fu investito, Bergamini era già morto. Nel 2015 si arrivò per la prima volta all’udienza preliminare. Ma il caso fu nuovamente archiviato. Nel giugno del 2017, nel corso della terza inchiesta, fu riesumato il corpo del calciatore.

 

 

 

 

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