Catanzaro, assolto un cinquantatreenne dall’accusa di maltrattamenti in famiglia in danno di minori

Catanzaro, assolto un cinquantatreenne dall’accusa di maltrattamenti in famiglia in danno di minori

CATANZARO /Sono state depositate le motivazioni della sentenza emessa nei confronti di un cittadino catanzarese di T.G. di anni 53, imputato, unitamente alla sua ex moglie, del reato di maltrattamenti in famiglia in danno dei suoi tre figli minori.

In particolare, all’uomo, difeso dagli avvocati Gregorio Casalenuovo e Giuseppe Risadelli, entrambi del Foro di Catanzaro, veniva contestato il reato di cui all’art. 572 c.p. in forma omissiva atteso che, quale padre delle persone offese, avendone l’obbligo giuridico di protezione ai sensi del Titolo IX del Libro I del Codice Civile, ometteva di impedire la consumazione del reato ad opera della coniuge, manifestando un atteggiamento di costante disinteresse alle varie condotte maltrattanti poste in essere da quest’ultima e consumate alla sua presenza. Fatti tutti commessi in Catanzaro in epoca anteriore e prossima all’11.03.2014.

Dopo una lunga istruttoria dibattimentale, iniziata a seguito di rinvio a giudizio, a parere del Tribunale di Catanzaro, nella persona del giudice Teresa Lidia Gennaro, è stato restituito un quadro che non consente di ritenere provata, oltre ogni ragionevole dubbio, la ricorrenza, in capo al giudicabile, del necessario elemento psicologico richiesto per l’integrazione del reato contestato.

Continua ancora il Giudice in sentenza affermando che “l’istruttoria ha infatti lumeggiato – soprattutto attraverso le dichiarazioni dei familiari e delle insegnanti della minore  – la figura di un uomo debole, remissivo rispetto alle intemperanze della moglie e addirittura impaurito da quest’ultima, fino al punto da risultare lui stesso una vittima dei comportamenti vessatori e aggressivi della coniuge”.

Inoltre, come sottolineato dagli avvocati Gregorio Casalenuovo e Giuseppe Risadelli nel corso della loro discussione, dalle dichiarazioni dei medesimi testimoni è emerso altresì che, contrariamente a quanto contestato nel capo di imputazione, l’uomo non solo non ha mai coperto le malefatte della di lui moglie ma ha provveduto in prima persona alla cura dei suoi figli, pur se in maniera circoscritta al tempo in cui era libero dagli impegni di lavoro.

Il Tribunale di Catanzaro, nella persona del giudice Teresa Lidia Gennaro, pertanto, all’esito della camera di consiglio, ha ritenuto di dover accogliere totalmente la tesi dei difensori dell’uomo assolvendo l’imputato dal reato di maltrattamenti in famiglia in forma omissiva perché il fatto non costituisce reato.

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