Catanzaro brillante e implacabile, disastro Spezia (3-0)
di RTC Sport
CATANZARO/ Terza giornata di campionato in serie B. Era il giorno del vero debutto interno per il Catanzaro, costretto a emigrare a Lecce domenica scorsa per affrontare (e battere) la Ternana di Lucarelli. Avversario stavolta era invece lo Spezia di Alvini, reduce dalla pausa forzata già alla seconda giornata, dopo avere impattato 3 a 3 con il Sud Tirol all’esordio. Il Catanzaro, protagonista di un inizio molto positivo nelle due prime uscite, vuole confermare di avere ancora tanta fame. E lo dimostra subito, sorprendendo i liguri con il ritmo e la corsa. Bene i nuovi innesti Krajnc e Pontisso, Sounas fatica di piu’. Gli ospiti si vedono solo con l’ex Picerno Kouda, il piu’ mobile e il sgusciante. Quello del Catanzaro è un gioco piu’ corale rispetto a quello dei bianconeri. I padroni di casa sono piu’ vivaci e brillanti, anche se l’inizio non è agevole. Lo Spezia è squadra fisica. Al 20′ proprio Kouda si guadagna un rigore molto contestato dai calabresi ma Moro dagli 11 metri fallisce calciando in maniera fiacca, Fulignati si distende a sinistra e blocca in due tempi. La gara vive di accelerazioni ambo le parti ma il Catanzaro sembra avere piu’ gamba e cattiveria agonistica per poter colpire. Lo Spezia non si accende quasi mai, la sua manovra è lenta, macchinosa e prevedibile. Il Catanzaro spacca la partita dopo l’intervallo. Al 52′ Biasci ruba il tempo ai difensori avversari, apre un destro velenoso che non lascia scampo a Dragowsky. Lo Spezia non ha neppure il tempo di rialzarsi che il Catanzaro lo colpisce ancora e lo affonda al 59′. Punizione di Vandeputte dalla trequarti destra, saltano in tanti ma la tocca Nikolaou che la infila nella propria porta, 2 a 0 che sembra il colpo del ko per i liguri. Lo testimonia l’espressione del viso di Alvini, alquanto sconsolata e rassegnata. Il Catanzaro domina senza ostacoli e chiude definitivamente qualunque contesa al 73′ quando il nuovo entrato Marco Pompetti realizza un supergol col sinistro con una conclusione da lontano che fredda ancora Dragowsky che manda a quel paese i suoi difensori. Tripudio nell’impianto sportivo in un’atmosfera eccezionale carica di entusiasmo e colore. La sensazione dei tifosi presenti è che non si sia interrotta quella scia di successi partita lo scorso anno con una squadra affamata, che sa gestire le pressioni e soprattutto non ha pagato lo scotto del salto di categoria. Grandi meriti di Vincenzo Vivarini nel plasmare in gruppo adeguatamente anche i nuovi arrivati. Per lo Spezia è un autentico disastro, Alvini dovrà lavorare molto. Per il Catanzaro è una festa indescrivibile, la classifica sorride ai giallorossi calabresi che con 7 punti in 3 gare si piazzano alle spalle del Parma capolista.