Catanzaro, Centenario Unione Ciechi, Loprete: “Dal territorio grande esempio di passione e solidarietà”

Il centenario dell’Unione italiana ciechi celebrato a Catanzaro è stata una grande festa che ha unito le sezioni territoriali per un momento di riflessione e di condivisione con le istituzioni e la società civile. In un particolare clima reso “pesante” dal CoronaVirus ed il terremoto, si è riusciti a trasmettere il senso ed il significato di questo centenario che ha visto Catanzaro protagonista di un importante messaggio di unione e collaborazione. A conclusione di un ricco programma di attività celebrative, la presidente dell’UICI di Catanzaro Luciana Loprete, ha voluto ringraziare tutti quanti hanno partecipato e collaborato alla realizzazione dell’evento all’insegna dei valori di dignità, inclusione e uguaglianza che hanno caratterizzato la mission dell’Unione fin dalla sua nascita. Un impegno comune, quello della rete delle Istituzioni, del volontariato e del Terzo settore, mirato ad abbattere tutte le barriere e a sostenere le diverse abilità:“Con grande emozione ed orgoglio – ha detto Luciana Loprete – posso dire che Catanzaro e la Calabria hanno portato all’attenzione nazionale una viva testimonianza della passione, del coraggio e della solidarietà che animano il nostro territorio. Dalla cultura allo sport, dall’inclusione lavorativa alla prevenzione e alla ricerca, tanti sono gli esempi positivi che hanno come protagonisti i ciechi e gli ipovedenti impegnati sempre di più a ritagliarsi il proprio spazio all’interno della società”. Un messaggio rafforzato anche dalle parole del presidente regionale UICI Calabria, Pietro Testa, il quale ha evidenziato il valore di un’iniziativa che “ha contribuito a dare visibilità a chi non ne ha, facendo conoscere alla cittadinanza quanto messo in campo dall’Unione nei diversi settori della scuola, del lavoro, della formazione e dello spettacolo”. Luciana Loprete ha ringraziato, quindi, il presidente nazionale UICI Mario Barbuto per essere stato presente all’evento.
La giornata conclusiva del 25 ha reso il complesso monumentale San Giovanni, che ha ospitato gli eventi per due giorni, sede di percorsi socio culturali, di innovazione tecnologica, di comunicazione, mirati a favorire lì’emancipazione e l’integrazione delle persone con disabilità visiva. Un percorso realizzato con impegno passione, dedizione, tenacia a autorevolezza volto a promuovere l’uguaglianza dei diritti per donare luce alle persone cieche, ipovedenti e con disabilità plurime.
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