Cnc: “Scippi continui ai danni di Catanzaro capoluogo”

Cnc: “Scippi continui ai danni di Catanzaro capoluogo”

CATANZARO. “Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, Direzione Regionale della Motorizzazione Civile, Anas e Agenzia Unica per le ispezioni sul lavoro: sono soltanto le ultime quattro questioni bollenti che ci parlano di scippi già avvenuti o in procinto di accadere ai danni del capoluogo di regione. E si tratta di vicende che riguardano i nostri giorni, perchè se volessimo rivangare i torti e le umiliazioni che questa città subisce da decenni l’elenco sarebbe assai lungo e ci parlerebbe di un capoluogo che, via via, è stato sistematicamente depotenziato fino ad arrivare allo stato comatoso in cui oggi versa”. Lo si legge in una nota del Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”. “Noi – continua la nota – siamo i primi ad essere persuasi che la responsabilità maggiore di tutto ciò risieda nell’incapacità politica della locale classe dirigente; tuttavia si può constatare facilmente – ed è ormai sotto gli occhi di tutti – l’esistenza di un subdolo tentativo di depauperare Catanzaro per delegittimarne ruoli e funzioni. Altrimenti, come spiegare l’arrogante prepotenza con la quale, insistentemente, dalla Calabria come da Roma, alla città vengono erose le sue prerogative di capoluogo? Qual è il disegno? Dov’è che si vuole giungere? Perchè nel resto d’Italia il ruolo del capoluogo è rispettato mentre, unica vergognosa anomalia, solo in Calabria tale ruolo è costantemente scavalcato da decisioni incomprensibili che – a partire da quell’originario dirottamente del Consiglio Regionale sulle rive dello Stretto – non si sono mai più arrestate?”. Per “CatanzaroNelCuore” “il paventato spostamento del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria assieme a quello già realizzato della Motorizzazione Civile sono soltanto gli scippi di cui si parla negli ultimi mesi. A tal proposito la città vuole sapere dalla classe politica quali azioni e reazioni siano in corso per ripristinare l’ordine. Come se non bastasse, oggi leggiamo pure di un possibile dirottamento dell’Anas a Cosenza; così come vorremmo ribadire al Sindaco e all’intera comunità politica catanzarese, che il nostro Movimento sin dall’inizio dell’anno sta mettendo in guardia circa l’Agenzia Unica per le Ispezioni sul Lavoro: si tratta di un nuovo importante ufficio che avrà competenza sull’intero territorio regionale e che dovrà accorpare tutti gli attuali organismi deputati alla materia ispettiva sul lavoro. Tale Agenzia – è scritto – sarà operativa dal prossimo primo gennaio e – come più volte andiamo ripetendo – sarà allocata in tutti i capoluoghi regionali sia per ragioni di status, sia per ragioni di efficacia, giacchè questo Ufficio dovrà dialogare quotidianamente con enti e istituzioni che, tipicamente, afferiscono ai capoluoghi di regione. Ma vuoi vedere che anche in questo caso assisteremo all’ennesima buffonata? E magari ex abrupto leggeremo una deliberazione ministeriale che assegnerà a Reggio tale Agenzia? Poichè sono mesi che sollecitiamo anche il Sindaco Sergio Abramo su questa vicenda, siamo certi di un suo deciso impegno presso le competenti autorità romane dalle quali, forse, avrà ricevuto aggiornamenti e rassicurazioni. Il punto – prosegue il movimento – è che le rassicurazioni vorrebbero averle i cittadini di questa nostra città che, a distanza di mezzo millennio, sembra essere nuovamente sotto assedio: stavolta non con spade e cannoni francesi ma con le ben più sottili e temibili armi dei decreti, dei regolamenti e delle leggi preparate ad uso e consumo delle altre città calabresi da politici scaltri e arroganti; un assedio che dura da ben lungo tempo e che i nostri politici ed amministratori non riescono a rompere, talvolta complici e traditori, spesso ignari e impalpabili, altre volte distratti e ignoranti, ma sempre comunque incapaci di difendere con orgoglio la nostra città. Invitiamo all’unità politica, a tutti i livelli e senza barricate di colore, rispetto alla difesa del capoluogo. Smettetela di elaborare “sofisticate teorie politiche” sul tombino, il cassonetto o la sagra dei quartieri e dedicatevi, tutti assieme, – così si conclude la nota – ad una più banale e semplice difesa di Catanzaro”.

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