Catanzaro, conclusa l’iniziativa “Reti Solidali” dedicata ai minori stranieri non accompagnati

Catanzaro, conclusa l’iniziativa “Reti Solidali” dedicata ai minori stranieri non accompagnati

CATANZARO/ Si è conclusa a Catanzaro, con grande entusiasmo e partecipazione, l’iniziativa Reti Solidali, promossa dall’Associazione Tutori Volontari dei Minori stranieri non accompagnati della Calabria e realizzata, grazie al fattivo impegno del tutore volontario Francesco Lucia, e del referente A.S.D. Città di Catanzaro, Danilo Masciari, e Piero Longo con il diretto coinvolgimento e prezioso contributo dell’A.I.A. – Associazione Italiana Arbitri, presso il Centro Sportivo “Fe.Ro.” di Catanzaro.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Catanzaro, ha previsto due intense giornate di calcio a 5, a partire dal pomeriggio di venerdì 28, alla presenza di don Piero Puglisi, Presidente della Fondazione città solidale ONLUS, che ha benedetto il torneo. Molti i minori e giovani coinvolti, di diversa provenienza geografica, che hanno partecipato con le seguenti squadre, Catanzaro Minori Squillace, San Martino Settingiano, I Furfanti, ASD Città di Catanzaro e Cas Enea. Ad aggiudicarsi il primo posto, i giovani ospiti del Cas Enea di Catanzaro. “A vincere non è stata solo la squadra che ha segnato più goal, ma tutti i giocatori, per aver saputo coniugare sport e spirito interculturale, e quanti, a vario titolo, hanno preso parte e supportato l’iniziativa. Un’esperienza, che unitamente a tutte le altre organizzate e partecipate dall’Associazione Tutori Volontari anche in altre province, ci auguriamo possa aprire la strada a nuove opportunità di coinvolgimento e inclusione” ha detto Rosangela Catizzone, referente per la Calabria della Fondazione don Calabria per il Sociale ETS, che ha presentato e condotto il dibattito tenutosi alla conclusione del torneo, e che da anni si occupa di supporto ai minori e al sistema di Tutela Volontaria per i minori stranieri giunti in Italia soli. “Sono migliaia i minori stranieri soli che giungono in Italia, ciascuno con la propria storia e i propri bisogni, e il nostro impegno – prosegue Catizzone – è quello di supportare la rete interistituzionale e non, per garantire loro maggiore tutela e protezione anche attraverso l’esercizio della tutela volontaria, prevista dalla Legge Zampa 47/2017, e provare a dare un concreto contributo affinché questi ragazzi possano realizzare i sogni per cui sono partiti. Ringraziamo il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, sempre molto sensibile al tema dei minori, e ci auguriamo di replicare questo genere di eventi anche in altri territori. L’auspicio è che i ragazzi qui presenti possano impegnarsi nella vita così come oggi hanno dimostrato di sapersi impegnare in campo, studiare e prendersi cura della loro vita, ancor prima che qualcuno si prenda cura di loro”.

A parlare ai presenti di tutela volontaria e del ruolo decisivo che il Tutore Volontario può svolgere nella vita dei giovani migranti soli, è stato Domenico Oliverio, Presidente dell’Associazione Tutori Volontari MSNA della Calabria, impegnato nei percorsi di tutela di tanti minori soli, che rivolgendosi ai ragazzi presenti ha sottolineato “l’enorme ricchezza umana che una relazione di tutela porta con se sia per il tutelato che per lo stesso Tutore e l’importanza di organizzare momenti così tanto aggregativi e inclusivi”. Oliverio ha ringraziato il Tutore Francesco Lucia per l’impegno profuso e per aver saputo curare l’intera organizzazione dell’evento, riuscendo a sensibilizzare e coinvolgere tante realtà territoriali che a vario titolo hanno supportato l’iniziativa, segno tangibile della loro attenzione ai temi dell’accoglienza e dell’inclusione. Rosario Bressi, Presidente Arci di Catanzaro e referente del Forum Terzo Settore di Catanzaro, intervenuto al dibattito, ha affermato che Arci “come tante altre realtà associative è in prima linea rispetto ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione e che tutti dovremmo prendere esempio dallo sport, anche le istituzioni, perché l’integrazione fatta con lo sport è l’emblema del rapporto che dovrebbe crearsi tra chi vive nei nostri territori e chi arriva da altri Paesi. Ha vinto la città oggi – ha asserito Bressi – ha vinto chiunque abbia organizzato e partecipato. Queste iniziative dovrebbero essere realizzate più spesso, e come terzo settore abbiamo il dovere di non far cadere l’attenzione rispetto ai processi di integrazione. Siamo tutti migranti, siamo tutti fratelli, ed è impensabile che nel 2024 ci possano ancora essere fenomeni di ghettizzazione e di razzismo”.
Presenti all’iniziativa anche diversi referenti della Cisal e il segretario provinciale Giuseppe Mazzei, che ha tenuto a ringraziare i presenti e gli organizzatori per l’importante iniziativa sportiva promossa, strumento eccellente per l’integrazione e l’inclusione sociale. Gli organizzatori hanno ringraziato anche l’ANFI_(Associazione Nazionale Familiaristi Italiani), l’Associazione La Tazzina della Legalità e Confassociazioni impegnati in attività di contrasto di ogni forma di disuguaglianza e promozione dei diritti e della legalità. L’auspicio dei Tutori e degli operatori sociali intervenuti “è che si continui a parlare di migrazioni con un approccio umano ed empatico, che valorizzi le differenze e sia di ispirazione per le nuove generazioni”.

 

 

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