Catanzaro, firmato l’atto di acquisto del Teatro Masciari. Avviato il processo per il recupero della struttura (FOTO)

CATANZARO/ Con la firma dell’atto d’acquisto avvenuta nella mattinata di venerdì 9 aprile, compie un altro passaggio cruciale il percorso di recupero e rilancio del teatro Masciari. L’acquisto del Teatro, costato complessivamente 2 milioni 100mila euro, è stato finanziato in gran parte attraverso una devoluzione di un mutuo con Cassa depositi e prestiti (1 milione 500mila) e, in quota minoritaria, con il programma Agenda urbana (600 mila euro). Il sindaco Abramo ha ringraziato la famiglia Masciari per la disponibilità garantita in sede di trattativa. Altri 3 milioni 500 mila euro circa, sempre tramite Agenda urbana, consentiranno all’amministrazione di procedere con i lavori di adeguamento sismico, ristrutturazione e recupero della palazzina costruita nel 1923 la cui facciata in stile liberty, e la sua suggestiva scala monumentale, sono state per decenni un simbolo del centro storico. Entro due mesi, cioè una volta superato il periodo in cui il ministero della Cultura potrebbe esercitare il diritto di prelazione (perché si tratta di un bene vincolato sui piani storico, culturale e architettonico), il Teatro diventerà a tutti gli effetti di proprietà dell’amministrazione comunale e il settore Grandi opere potrà bandire la gara per la progettazione degli interventi di restauro.
“Servirà tempo per intraprendere tutti gli step burocratici necessari oltre che per eseguire gli interventi – ha affermato Abramo -, però aver superato lo scoglio più importante dà fiducia e ottimismo perché, oltre ad avere le idee chiare e i soldi indispensabili per il recupero del Masciari, l’amministrazione ha già individuato il raggruppamento di associazioni che ha vinto il bando per la futura gestione con un progetto di teatro di inclusione sociale che sarà un punto di forza, peculiare ed encomiabile, nell’offerta culturale della parte più antica della città. Dispiace oggi non vedere qui rappresentanti del Comitato Salviamo il Teatro Masciari che negli anni scorsi anche rumorosamente e giustamente protestato. Ma oggi sarebbe stato giusto esserci per condividere questo momento”.