Catanzaro, gli auguri di Abramo: “Ho fatto sempre il massimo”
CATANZARO. “Sono certo che la musica di Eman sarà la colonna sonora di una notte magica, in cui tutti i catanzaresi si stringeranno la mano, si abbracceranno e diranno con orgoglio: Catanzaro siamo noi”. Lo scrive il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, nel suo nessaggio di fine anno. “La gioia di stare assieme non dovrà, però – aggiunge – farci dimenticare coloro che in piazza non potranno venirci: gli ammalati, gli anziani, i disabili, i disagiati, i poveri, quelli che hanno sbagliato e sono in carcere, tutti coloro che sono rimasti indietro. Dovremo trovare un piccolo spazio nella nostra mente e nel nostro cuore per dedicare loro un pensiero speciale. Un pensiero speciale anche per Aruna, il ragazzo di colore che ha subito l’amputazione dei piedi e delle estremità delle dita, dopo avere subito indicibili torture sullo scafo che lo portava in Italia. Un grazie di cuore ai nostri impareggiabili medici che lo hanno salvato e curato. Un ricordo, tenero e intenso, è per un amico che ci ha lasciati e che ci manca molto: Mario Foglietti. Mario ha dato tanto alla sua città, ha dato tanto al sindaco, ha dato moltissimo al Teatro Politeama. Non sarà facile fare a meno della sua cultura, della sua intelligenza, della sua professionalità, della sua ironia. Consentitemi, in questo messaggio di fine anno un pò irrituale – sottolinea il primo cittadino – un ringraziamento a tutti gli operatori ecologici che ogni giorno, da un anno, vanno sulle strade per raccogliere i rifiuti differenziati. E’ un lavoro duro e difficile che, associato ad una sbalorditiva collaborazione da parte dei cittadini, ci ha permesso di arrivare in breve tempo alla percentuale del 65% e al risultato di una città nettamente più pulita. Degli incivili che si ostinano a lasciare rifiuti incontrollati e fuori dalle regole non voglio neppure parlare. Dobbiamo solo trovarli e punirli”. “Non voglio approfittare di questa occasione per tracciare bilanci dell’attività svolta nel 2016. I risultati sono sotto gli occhi di tutti – evidenzia Abramo – pur nella consapevolezza che ancora molto possiamo e dobbiamo fare. Posso solo dire, a testa alta, di avere fatto fino in fondo il mio dovere e di non essermi risparmiato nemmeno un attimo per affrontare i molteplici problemi di una città complessa come la nostra. Portiamo a casa lo strepitoso successo di Lido, del suo porto e del suo nuovo lungomare, il ritorno dell’Università e dell’Accademia di Belle Arti in centro, la riutilizzazione dell’ex ospedale Militare, la ripresa della funicolare, il completamento di decine di opere pubbliche, la trasformazione a led di tutta la rete di illuminazione. Ma, ripeto – continua il sindaco – non è questa l’occasione per illustrare risultati e obiettivi. Lo faremo presto, in maniera documentata e precisa, indicando anche tutti i programmi per rendere Catanzaro negli anni futuri più bella, più grande, più accogliente, più rispettata. Ai miei concittadini debbo una sola considerazione di natura, per così dire, politica. Riguarda i tanti “consigli” su come governare Catanzaro che stanno piovendo sulla stampa da Crotone, da Diamante, da San Giovanni in Fiore, perfino da Vibo Valentia e Reggio Calabria, da esponenti politici che vorrebbero proporci i loro “modelli”. Non voglio aprire assolutamente polemiche con considerazioni su cosa hanno prodotto tali “modelli”, ma a costoro faccio rispettosamente notare che Catanzaro appartiene ai catanzaresi e che solo loro possono disegnare il futuro della città. Noi siamo il capoluogo e semmai spetta a Catanzaro, per ruolo istituzionale e storia, irradiare modelli positivi su tutto il territorio regionale. Ma, lo ripeto, non è l’ora delle polemiche. Io sarò questa notte tra la gente, tra la mia gente – conclude Sergio Abramo – ad attendere il nuovo anno, a condividere in piazza con i miei concittadini il carico di speranze, di aspettative, di preoccupazioni che ogni inizio anno porta. Buon anno, Catanzaro”.