Sergio Abramo lascia dopo quattro mandati: “Sono stati 18 anni vissuti con passione”

Sergio Abramo lascia dopo quattro mandati: “Sono stati 18 anni vissuti con passione”

CATANZARO/ “Sono stati 18 anni molto belli, che ho vissuto con grande passione”. Così il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, questa mattina ha salutato la città nel corso della conferenza stampa di fine mandato: in particolare, Abramo è stato sindaco del capoluogo calabrese, in quota centrodestra, per quattro mandati, i primi due dal 1997 al 2005 e gli ultimi due dal 2012 fino ad oggi. “Il Comune di Catanzaro è come se fosse stata casa mia, per 18 anni, per questo scusatemi se oggi non sono efficiente ed efficace ma è davvero difficile…”, ha esordito Abramo, visibilmente emozionato e commosso.
Quindi, il sindaco ha fatto il bilancio delle cose fatte alla guida del Comune di Catanzaro: “È doveroso lasciare le tracce del lavoro che abbiamo fatto, una serie di finanziamenti che sicuramente potranno essere a disposizione della prossima amministrazione, e altri dovranno ancora arrivare. Abbiamo fatto una programmazione a 360 gradi, perché comprende anche i quartieri periferici, una programmazione che – ha sostenuto il sindaco – lasceremo in eredità e che sarà un contributo a chi verrà dopo, perché la programmazione fa scaricare a terra centinaia di milioni di finanziamenti che in questo momento particolare danno sicuramente un contributo all’economia, siamo l’unica città – ha proseguito Abramo – ad aver presentato tutto, dal Pnrr all’Asse Città, abbiamo presentato già la programmazione 2021-27”.
Abramo ha poi aggiunto: “Ringrazio anzitutto i cittadini, perché sono stati 18 anni molto belli, che ho vissuto con grande passione. Gli ultimi cinque anni sono stati un po’ turbolenti, da tutti i punti di vista e poi con la pandemia che ci ha fatto perdere due anni e non è stato facile, onestamente, ho dei flash della città completamente deserta ed è una cosa che ti segna. Ma resterà il bellissimo ricordo di aver fatto il sindaco per 18 anni”.

Abramo ha quindi spiegato che “tante cose purtroppo non sono riuscito a chiudere, anche per il blocco della pandemia. A esempio, avrei voluto chiudere la gara del porto e la gara per il depuratore, e poi altre cose che spero farà la prossima amministrazione. Noi lasceremo la progettazione, ed è già un fatto positivo. Quello che siamo riusciti a fare però – ha specificato il sindaco di Catanzaro – è stato mantenere i conti in ordine, se il governo dovesse sostenere gli enti locali, noi, non avendo debiti, potremmo utilizzare le risorse per investimenti, e questo è un grande vantaggio che lasceremo. Poi, credo che un fiore all’occhiello sia stato il sistema dei rifiuti, e non era facile riorganizzarlo. Se posso dare un consiglio a chi verrà dopo, è quello di fare una buona squadra e coinvolgere soprattutto la classe dirigente. Tutti dobbiamo contribuire e credo che in questi ultimi anni non ci sia stato il contributo da parte di tutti: abbiamo bisogno dei parlamentari, dei consiglieri regionali, di una classe dirigente che non può muoversi solo quando c’è un interesse personale. Invece molto spesso si resta isolati perché molti non vogliono partecipare alla cosa pubblica”.
Abramo ha infine riservato una critica agli attuali candidati sindaco, che – ha sostenuto in conferenza stampa – “promettono cose che non si potranno realizzare senza soldi”. Alla conferenza stampa hanno portato un loro indirizzo di saluto alcuni degli esponenti politici che hanno condiviso esperienze amministrative con Abramo, come Wanda Ferro, già presidente della Provincia di Catanzaro e già assessore comunale alla Cultura, l’attuale assessore regionale Filippo Pietropaolo che è stato sindaco facente funzioni di Catanzaro quando Abramo nel 2005 decise di correre per la presidenza della Regione Calabria, Aldo Costa, già vicesindaco, e Gabriella Celestino, attuale vicesindaco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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