Catanzaro, si è svolta l’iniziativa di approfondimento promossa da “Arte di Parte” durante la Settimana per la conoscenza del popolo Rom

Catanzaro, si è svolta l’iniziativa di approfondimento promossa da “Arte di Parte” durante la Settimana per la conoscenza del popolo Rom

CATANZARO /Si è svolta a Catanzaro la Settimana per la conoscenza del popolo Rom, organizzata dall’Associazione Arte di Parte ODV. L’iniziativa culturale è durata nove giorni ed è stata articolata in un percorso con diverse diverse iniziative: sei giornate di formazione e attività educative rivolte a bambini e ragazzi rom e non rom, per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni del popolo Rom, presso la sede dell’associazione in via Calvario 3; una campagna di sensibilizzazione, tramite la diffusione di un opuscolo informativo, dedicato alla storia e alla cultura delle comunità Rom e Sinti; due proiezioni del film “A Ciambra” di Jonas Carpignano, un convegno presso la chiesa Santa Maria della Speranza di Viale Isonzo, dal titolo “La condizione dei Rom nel Comune di Catanzaro” . Indetta dall’UNAR – Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica – Dipartimento per le Pari opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla realizzazione del progetto hanno collaborato la Cineteca della Calabria e la Cooperativa Atlantide di Francesco Panaro. Ha aderito il Comune di Catanzaro.

Maurizio Caligiuri, presidente di “Arte di Parte, ha introdotto i lavori, tentando di fare immediatamente chiarezza su alcuni punti: “Il problema numero uno è la criminalità che permane nelle strade e pervade nei condomini, se organizzata o diffusa. Diversi e differenziati dovrebbero essere gli approcci, anche quelli repressivi. Altro è, ancora, saper distinguere il dato criminale dal pregiudizio razziale. Bisogna trovare il modo di coinvolgere i rom, anche nei tavoli interistituzionali che si svolgono sempre altrove, e sempre più in alto, e sempre più al centro. C’è oggi l’opportunità in più, ricorda Caligiuri, data dai finanziamenti dedicati e anche ingenti di derivazione ministeriale in capo ai Comuni per la riqualificazione delle periferie e per l’inclusione dei residenti”

Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale, ha affermato: “L’Amministrazione che opera attualmente sfrutta opportunità e sconta responsabilità altrui. È venuto il momento di sporcarsi di più le mani, ma certo non possiamo più nascondere la polvere sotto il tappeto. I tavoli dall’alto servono ma non bastano”.

“Il discorso sulla sicurezza – ha sostenuto l’assessore comunale Nunzio Belcaro – non ricade sull’amministrazione comunale ed è compito delle forze dell’ordine e della prefettura. Il nostro campo d’azione è altro. Gli operatori e i volontari che sono qui presenti sanno bene quanto è difficile lavorare in questi quartieri. Diventa importante investire sulla cultura Rom, altrimenti è un buco in partenza. Diventa fondamentale l’apporto del Terzo Settore che volgiamo coinvolgere oggi soprattutto, viste le ingenti risorse per fare inclusione e scolarizzazione per i cittadini residenti in questo territorio”.

Nell’ambito della a “Settimana della conoscenza del popolo Rom” dal 3 al 13 aprile organizzata dall’ associazione Arte di Parte uno spazio è stato dedicato alla proposta cinematografica della Cineteca della Calabria che parallelamente alle altre attività  da anni promuove la cultura del cinema nelle scuole attraverso la proposizione di laboratori e percorsi formativi. In questo progetto si parte dalla proiezione del film di Jonas Carpignano  A Ciambra realizzato  nell’omonimo quartiere rom di Gioia Tauro, nel quale Il regista esplora a fondo il vissuto della comunità che rappresenta, andando oltre i vari stereotipi di sorta e guidandoci, seguendo lo sguardo di Pio, nell’universo che popola la Ciambra di Gioia Tauro ed i suoi dintorni. “Attraverso questo esperimento positivo– afferma Eugenio Attanasio, presidente di Cineteca della Calabria– appare necessario proseguire con la proposizione di cantieri e laboratori culturali che possano consentire ai rom di riappropriarsi della loro cultura , oggi in pericolo, proprio perché proveniente da una minoranza, in un contesto globale che tende a massificare e uniformare ogni manifestazione di creatività. Il cinema, la musica, il teatro, l’artigianato sono tutte forme di produzione culturale del popolo zingaro che hanno rappresentato per decenni un’ etnia e che viceversa oggi, le generazioni più giovani e più fragili non conoscono né ri-conoscono. Insistere dunque nel portare manifestazioni come questa, promossa da Maurizio Caligiuri, nel quartiere “Isonzo” non può che contribuire al processo di integrazione di questa comunità spesso tenuta ai margini dai processi di sviluppo e di emancipazione sociale”.

Atlantide Cooperativa ha partecipato collaborando alla realizzazione delle iniziative di formazione e sensibilizzazione, progettando il materiale e la grafica dell’iniziativa con Emanuela Tavano, giovane artista catanzarese proveniente dal quartiere Aranceto, laureata all’Accademia di Belle Arti.

Sono intervenuti inoltre don Biagio Amato, don Aldo Di Girolamo, Pietro Romeo, Stefano Morena.

 

desk desk