Catanzaro, iniziativa di Potere al Popolo “La Prigione e la Piazza” con riflessioni su carcere e giustizia

CATANZARO /Si è svolta venerdì 16 maggio nella Sala Giunta della Provincia di Catanzaro l’iniziativa “La Prigione e la Piazza”, promossa da Potere al Popolo Catanzaro che fa seguito a quelle realizzate in tutta Italia dalla associazione Yairaiha e da Napoli Monitor, che sono state anche presenti. “L’obiettivo era quello di riportare l’attenzione sul dibattito sul carcere e la pena, in un momento storico in cui si è di fronte a misure sempre più reazionarie e repressive. Espressione di queste misure è il cd. Decreto Sicurezza emanato dal Governo qualche settimana fa. Decreto, questo, espressione della ansia securitaria che sfocia puntualmente in misure sempre più repressive, assolutamente ingiustificate peraltro rispetto alla tendenziale diminuzione dei reati nel nostro Paese. In realtà il decreto del Governo ha nel mirino l’annichilimento del dissenso e dell’opposizione sociale e politica. Riaccendere i riflettori sul ricorso alla sanzione penale come regolatrice del conflitto sociale, sulla perenne emergenza fatta di leggi sempre più immotivatamente punitive e sui meccanismi repressivi è uno degli obiettivi principali di Potere al Popolo, l’unica forza politica che ha avuto ed ha il coraggio di schierarsi coerentemente anche contro le carceri speciali ed il 41 bis” hanno affermato gli esponenti di Potere al Popolo Catanzaro.
Al pubblico dibattito, al quale hanno preso parte Sandra Berardi, presidente della associazione Yairaiha ets, Charlie Barnao, sociologo della Università di Palermo, Francesco Iacopino, presidente della Camera Penale di Catanzaro e Carlo Petitto, avvocato ed esponente di Potere al Popolo, sono state affiancate due mostre. La prima, fotografica, ha come oggetto i tragici eventi che funestarono il carcere Sant’Anna di Modena, dove a seguito di una rivolta per le condizioni di detenzione nel marzo del 2020 furono addirittura nove i detenuti morti, morti per i quali non sono stati individuati i responsabili essendo stata, l’intera indagine, archiviata.
La seconda mostra ha come oggetto una serie di libri che hanno come tema il carcere, o perchè realizzati da persone private della libertà o perchè coraggiosamente trattano del carcere e delle condizioni di detenzione nel nostro paese. All’incontro è stato invitato anche il garante per i diritti dei detenuti di Catanzaro, Luciano Giacobbe.