Catanzaro, manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone

Catanzaro, manifestazione in ricordo di Giovanni Falcone

CATANZARO /E’ stata celebrata stamattina, 23 maggio 2025, a Catanzaro, La Giornata Nazionale della Legalità, con l’iniziativa “Ricordare è necessario, Conoscere è indispensabile! – Dalla Palestra della Scuola Aldisio nacque l’antimafia”, organizzata dall’APS Don Dino Piraino per commemorare tutti i morti per mano della mafia presso la Palestra della Scuola Aldisio di Catanzaro, al termine della quale un corteo di circa 500 studenti, ha percorso le vie della città fino al Parco della Biodiversità Mediterranea, dove si è tenuto un incontro con il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa e il Capo Centro DIA di Catanzaro, Beniamino Fazio a cui gli studenti hanno posto domande e proposto riflessioni profonde e molto toccanti le coscienze di tutti i presenti. “Ricordare figure come Giovanni Falcone – hanno affermato De Rose e Fazio – non serve solo a rendere omaggio al loro coraggio, serve a non perdere la direzione, a capire che anche nel nostro piccolo possiamo contribuire ad un paese più giusto. Ogni volta che – hanno aggiunto rivolgendosi agli studenti – scegliete di dire la verità, di aiutare chi è in difficoltà, di rispettare le regole, di non cedere all’indifferenza e alla prepotenza, voi state facendo qualcosa di importante. Non pensate che “tanto non cambia nulla”. E’ proprio dal cambiamento interiore, personale, che comincia la vera rivoluzione contro l’illegalità. E questa rivoluzione può e deve partire dal mondo dal mondo della scuola, da ognuno di voi.” Il 23 maggio è una ricorrenza nazionale che si celebra ogni anno ed è volta a commemorare le vittime di tutte le mafie, in ricordo della Strage di Capaci avvenuta il 23 maggio 1992, in cui morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie, anch’essa magistrato, Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. L’APS, sulle orme del sacerdote ispiratore, ritiene indispensabile “l’educazione e l’istruzione ….e tutte le attività culturali d’interesse sociale con finalità educative” per favorire nelle nuove generazioni il discernimento tra bene e male, tra giusto e sbagliato, educando alla legalità e al rispetto delle regole, valori prioritari per la convivenza civile e pacifica tra gli uomini, nella convinzione che l’educazione sia il più potente strumento del cambiamento sociale che s’intende realizzare, una società cioè più equa e più giusta che ponga al centro la Persona quale creatura prediletta di Dio. La commemorazione è avvenuta davanti la palestra della scuola Aldisio di Catanzaro, l’APS ha onorato tutte le vittime della mafia con una corona di fiori, posta sulla parete esterna della palestra sulla quale campeggia un grande murales dell’artista Gola Hundun in ricordo del processo dei 117 degli anni 60′ che si tenne proprio tra quelle mura, per l’alto numero dei detenuti: il primo grande processo che vide condannati solo 4 dei tanti imputati, non esistendo ancora il reato di associazione mafiosa, tra i condannati Tommaso Buscetta, condannato a dieci anni in contumacia, divenuto poi uno dei primi collaboratori di giustizia e di Giovanni Falcone. Profonda la riflessione della dirigente scolastica Anna Rotella che, ringraziando la presenza del Prefetto e delle alte cariche militari e civili intervenute, ha sottolineato l’importanza formativa ed educativa dell’iniziativa, ma ancor di più ha indotto tutti a riflettere sull’importanza che assume “un importante processo, quello dei 117 del 1965, che si sia svolto nei locali di una scuola: questo diventa – ha detto – lo stimolo migliore per la creazione delle coscienze civiche e sociali delle nuove generazioni, perché la scuola è il luogo in cui le menti e il pensiero critico viene coltivato perché esso possa svilupparsi e crescere nel pieno rispetto della legalità e del rispetto dell’altro” Oltre agli studenti dell’IC Patari Rorari Pascoli Aldisio, erano presenti anche le rappresentanze degli Istituti di II grado del centro storico, l’ ITIS Scalfaro, il Liceo Siciliani De Nobili, il PTP Grimaldi e il Convitto Galluppi. Il Prefetto, la DIA di Catanzaro, l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale, l’Esercito Italiano, la Camera di Commercio, il delegato del Vescovo, l’UNPLI Calabria, la DS e i componenti dell’APS Don Dino Piraino hanno aperto il corteo con al seguito circa 500 studenti con striscioni colorati, tra i quali spiccava la figura del magistrato Giovanni Falcone a grandezza naturale, oltre a frasi celebri dei due magistrati Falcone e Borsellino e del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa. L’APS Don Dino Piraino, celebrando la Giornata della Legalità, ha voluto stimolare nelle coscienze dei presenti “l’inquietudine … davanti alle cose che non sono buone, che non sono oneste, che non sono giuste, che non sono pulite, … una inquietudine tale che … abbiano a levare la voce ogni volta che il corpo del Signore non viene riconosciuto nel volto dei fratelli”, quell’inquietudine cioè che Don Tonino Bello invocava perché lo Spirito Santo la generasse nei giovani. A questo fine e a questa invocazione l’APS ha voluto uniformarsi.

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