Cgil, Gravano: “Aprire fase di rinnovamento salvaguardando l’unità”

CATANZARO. “La Cgil nazionale, conformemente ai deliberati della recente Conferenza d’organizzazione, sta procedendo a tutti i livelli (categoriali e confederali) ad una fase di rinnovamento delle direzioni delle strutture. La qualcosa riguarderà anche la Calabria e già era stata definita la sua realizzazione nel mese di luglio”. E’ quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil calabrese, Michele Gravano che auspica l’apertura di “una fase nuova di ampio rinnovamento evitando polemiche e facendo prevalere sintesi unitarie”. “Da tempo, in Calabria – prosegue Gravano – era matura l’esigenza di superare la direzione di un esterno e di affidarla ad uno o una calabrese. Da più di un anno e mezzo la questione era stata posta da me al gruppo dirigente nazionale. Il 15 giugno si attiveranno le procedure: verrà ascoltato il gruppo dirigente dei segretari delle categorie e camerali, successivamente saranno coinvolti i singoli componenti dell’Assemblea generale organismo abilitato alla elezione del nuovo gruppo dirigente. Sono stato criticato di aver diviso il gruppo dirigente tra ‘buoni e cattivi’. Se le difficoltà che si sono registrate nel corso di questo processo fossero riconducibili a me non posso che chiedere scusa. Dubito che sia così: da tempo nel gruppo dirigente persistono posizioni diverse e aspettative legittime e finora a tutti i livelli è prevalsa la volontà di evitare spaccature e lacerazioni, come è successo nel passato”. “Ogni volta che si è tentato di costruire una soluzione – sostiene ancora Gravano – è stato complicato realizzare ampie convergenze. E anche quelle di questi giorni sono riconducibili a presunti ‘organigrammi’ che io avrei definito. Ho profondo rispetto e, in moltissimi casi, stima delle compagne e dei compagni del gruppo dirigente calabrese e anche delle critiche che mi sono state rivolte anche se molte non condivisibili. In questi anni di mia direzione tutti insieme abbiamo fatto un lavoro serio e impegnativo per svolgere un ruolo importante all’altezza delle sfide sul fronte della legalità del lavoro e della riforma istituzionale e per difendere i lavoratori e i pensionati nella crisi. Ora bisogna aprire una fase nuova di ampio rinnovamento evitando polemiche e facendo prevalere sintesi unitarie. Per quanto riguarda il mio ruolo, in questa fase di passaggio, cercherò di dare il mio contributo, come sempre, alla ricerca dell’unità e della soluzione più condivisa e attrezzata a reggere le nuove sfide. La Cgil calabrese è piena di risorse umane e di dirigenti popolari e di valore che sono sicuro, al di là delle polemiche di questi giorni, sapranno trovare le soluzioni migliori, nel rispetto delle nostre regole, da offrire ai lavoratori, disoccupati, pensionati e nuovi poveri e alla Calabria per contribuire a farla uscire da una crisi profonda che ancora l’attanaglia”.