Comitato Marrelli Hospital: “Non sottovalutare vicenda”
CROTONE. “Molte sono le incongruenze e prese di posizioni della struttura commissariale rispetto ad una vicenda seria, importante e strategica per centinaia di lavoratori del Marrelli Hospital, malati e per un territorio bistrattato come quello della Provincia di Crotone. Purtroppo siamo costretti a denunciare che diverse sono le autorizzazioni rilasciate ad altre strutture in questi mesi in relazione alle norme vigenti che invece proprio per il Marrelli Hospital si vorrebbero cambiare”. Lo afferma, in una nota, il Comitato Marrelli Hospital. “L’autorizzazione del Marrelli Hospital – prosegue la nota – è stato presentato e concluso l’iter in vigenza del DPGR 29/2013 e successivo decreto 151/2013 che aveva abolito il parere di conformità alla programmazione regionale per il rilascio delle autorizzazioni sanitarie all’esercizio. Ci sono pareri autorevoli dei Ministeri affiancanti Salute e Economia che prendono atto del riavvio delle procedure in itinere senza formulare rilievi, ed in virtù di tale parere il 19 Novembre sono stati firmati decreti di autorizzazione di ben 6 strutture. Poi arriva il Marrelli Hospital e tutto si blocca. Bisogna cambiare le norme in corsa. Noi gridiamo a gran voce che Crotone deve guadagnare un incremento di posti letto per più motivi: perché ben 100 posti letto sono stati sottratti all’ex Clinica Villa Giose, perché Crotone ha l’indice più basso di posti letto per acuti nella Regione Calabria, perché oggi c’è il Marrelli Hospital da aprire e accreditare e Crotone non può farne a meno. Se il Commissario non intende firmare il decreto di autorizzazione del Marrelli Hospital deve revocare i decreti precedenti, ovvero sei decreti firmati in data 19 Novembre 2014 e anche alcuni trasferimenti di sedi che, come richiamato dalla normativa regionale richiedono di autorizzazione a norma dell’art.8 ter. Tra questi anche una struttura pubblica. Ma revocare dei decreti sarebbe una vergogna per la Calabria e di vergogne la sanità in Calabria in queste ore ne ha già tante”. “Ecco perché – conclude la nota – invitiamo i Commissari, il Presidente della Regione Calabria Oliverio e le istituzioni calabresi coinvolte a non sottovalutare questo caso un’intera comunità. Molteplici potrebbero essere le ricadute negative in termini sociali e politici che questa vicenda potrebbe trascinare con se”.