Compie 70 anni il “Premio Crotone”

Compie 70 anni il “Premio Crotone”

CROTONE/ La proiezione della bobina originale con le riprese dell’ultima edizione del Premio Crotone, celebrata nella serata del 6 aprile 1963, nella quale sono immortalati gli interventi di intellettuali e artisti del calibro di Giacomo Debenedetti, Maria Corti, Leonida Repaci, Ignazio Buttitta; eccezionali documenti di archivio come la delibera del consiglio comunale datata 1952 con al quale venne istituito il Premio Crotone, il regolamento, bando, corrispondenza autografa; e ancora manifesti, inviti, cartoline, foto inedite dell’epoca nelle quali compare un giovane Pier Paolo Pasolini. E’ l’eccezionale materiale che andrà in mostra, a partire dell’8 aprile, alla Casa della Cultura in occasione dei settant’anni dell’istituzione del Premio Crotone avvenuta nell’aprile 1952.
L’esposizione, curata dagli storici Gaetano Leonardi e Christian Palmieri, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale intende riportare alla luce uno dei momenti più alti della vita culturale della città, riscoprendo la manifestazione che ha reso Crotone palcoscenico privilegiato della vita intellettuale e della cultura italiana. Basti ricordare che la prima edizione del Premio, nel 1956, fu vinta da Leonida Repaci, mentre un premio minore fu assegnato a Leonardo Sciascia. L’anno successivo fu la volta di Gaetano Salvemini (premio assegnato alla memoria) e di Stefano d’Arrigo. Nel 1958 toccò a Pier Paolo Pasolini aggiudicarsi il Premio con “Una vita violenta”. E negli anni successivi a Ernesto De Martino, ex aequo con Elemire Zolla, a Davide Lajolo, a Leonardo Sciascia, con “Il giorno della civetta”, infine a Maria Corti.

Il Consiglio comunale di Crotone, con il sindaco dell’epoca Silvio Messinetti che guidava una coalizione social-comunista, si riunì la sera del 4 aprile 1952 per deliberare “l’istituzione del premio letterario scientifico Città di Crotone ed approvazione del regolamento relativo” che prevedeva per il vincitore l’erogazione di una somma enorme per quel periodo: un milione di lire, da imputare su voci ordinarie e straordinarie del bilancio comunale.
Il Premio Crotone si inseriva all’interno di quelle discussioni meridionalistiche che caratterizzarono tutto il secondo dopoguerra. Già nei primi anni Cinquanta, attraverso gli organi di stampa della sinistra comunista e socialista, era iniziata una campagna di sensibilizzazione verso i problemi del Mezzogiorno sfociata in un appello redatto da un nutrito gruppo di intellettuali italiani. Nelle intenzioni dei promotori, dunque, il Premio Crotone doveva contribuire a questo progetto di rinascita del meridione. E per questo il sindaco Silvio Messinetti lanciò l’idea di un premio che richiamandosi nella sua testata alla città di Crotone valorizzasse il Mezzogiorno nei suoi aspetti e nelle sue tradizioni più vive. Non mancarono, tuttavia, gli ostacoli frapposti dalle minoranze in Consiglio comunale al progetto dell’Amministrazione. Dovettero passare quattro anni perché il premio vedesse realizzata la sua prima edizione che finalmente si svolse i primi di novembre del 1956.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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